La pressione fiscale in Italia e nei Paesi OCSE

Se in Italia la pressione fiscale si fermasse al livello medio dei Paesi OCSE – 34,3% rispetto al PIL nazionale nel 2015 – gli italiani risparmierebbero circa 153 miliardi di euro ogni anno per tasse ed imposte pagate e potrebbero dedicare queste importanti risorse a consumi ed investimenti privati. Ne beneficerebbero le aziende produttive e indirettamente lo Stato mediante l’incasso

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Il difficile ruolo del risparmiatore

Sovviene un dubbio meritevole di appropriata risposta: cosa pensa e come si atteggia in concreto quel 10% di popolazione italiana che controlla all’incirca il 40% di tutta la ricchezza nazionale? Le relative decisioni in termini di consumi ed investimenti possono dare sostanza e consistenza alle sollecitazioni monetarie della BCE. Il futuro ci dirà! Domanda accessoria e (forse) poco pertinente: cosa

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BCE, “allentamento monetario” formato CocaCola

Questa mattina, nei pressi di Piazza Municipio a Nocera Inferiore (Sa), all’ora di pranzo, la Coca-Cola ha “sguinzagliato” una quindicina di ragazze e ragazzi che, con il sorriso sulle labbra e l’auspicio di buon pranzo, hanno regalato una bottiglia della gradevole bevanda ai cittadini di passaggio, in una cangiante busta intestata alla ditta produttrice. Ho assistito per caso alla piacevole

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Basta con la terminologia straniera che crea equivoci

Prevedere l’addebito di 250 euro (o diverso importo da valutare) ogni qualvolta venga utilizzata una terminologia straniera senza essere puntualmente preceduta dalla dicitura in lingua italiana. Le risorse così introitate potrebbero alimentare un fondo specifico per la fornitura di libri e materiale scolastico a ragazzi appartenenti a famiglie poco abbienti, compresi i profughi da nazioni in guerra. “Stepchild adoption”,” bail-in”,

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Dopo 45 anni di nuovo al San Paolo

Mancavo dallo stadio San Paolo di Napoli-Fuorigrotta da circa 45 anni: parliamo all’incirca del 1970. A quell’epoca essere presente la domenica alle partite calcistiche del Napoli era per me un appuntamento quasi ineludibile. Lo stadio San Paolo fu inaugurato ufficialmente il 6 dicembre 1959 (nell’anno successivo si sarebbero tenuti i giochi Olimpici in Italia). A quell’epoca avevo undici anni ed

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I Cinesi entrano nelle principali aziende del nostro Paese

Commento personale pubblicato in data odierna, a margine dell’articolo di Monica D’Ascenzo, Il Sole 24Ore: “Intesa SanPaolo, People’s Bank of China oltre il 2% del capitale” I cinesi, in maniera “soffice ed amichevole” sono entrati ed entrano – dalla porta principale – nelle istituzioni pubbliche (Cassa Depositi e Prestiti) e nell’azionariato delle più importanti aziende del nostro Paese: Eni, Enel,

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“Quantitative easing”, ovvero stampa di euro a volontà.”

In futuro la storia ci dirà quanto bene faranno gli interventi di “quantitative easing” della BCE di Francoforte.  Potrà anche elencarci i danni che “applicazioni esterne e sostanzialmente autoritarie” spiegheranno sulle economie e le strutture sociali degli Stati europei destinatari degli interventi finanziari non proprio ininfluenti e disinteressati della Banca Centrale Europea. Sono mesi che veniamo martellati dagli annunci di

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Torre Annunziata, convegno su “Inflazione e Deflazione”

A Torre Annunziata si è tenuto un interessante convegno su “Inflazione e Deflazione” presso la Biblioteca Ernesto Cesaro. L’organizzazione è stata curata dalla dirigenza del Comune col dott. Porfidio Monda e dallo staff della Dott.ssa Margherita Mangiola, coordinatrice della Biblioteca torrese. Presentatore e moderatore dell’incontro l’Assessore alla Cultura del Comune di Torre Annunziata Arch. Antonio Irlando. La relazione è stata

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Salviamo l’Italia con un contributo patrimoniale del 5%

La Banca Centrale Europea (BCE) si adopera per immettere liquidità nel circuito produttivo degli Stati europei, tramite le maggiori banche, in una fase di stallo dell’economia. Nulla da eccepire in linea di principio, salvo quanto emerge dalla lettura dell’articolo de Il Sole 24 Ore. Intanto, le agenzie di rating preparano il terreno per aggredire la preda Italia e cioè la

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A proposito di ritorno alla Lira…

Commento a margine dell’articolo pubblicato su Wall Street Italia il 15 Agosto 2014: “Ritorno alla Lira, “unica via d’uscita dalla crisi“. E’ accettabile l’analisi proposta nel corso dell’articolo di Wall Street Italia, non è condivisibile la semplicistica, abusata soluzione di tornare all’uso della lira nel nostro Paese. La moneta è e resta uno strumento, uno dei tanti strumenti al servizio

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