Alla Reggia di Portici “Architettura Musica & Design”
Lo scorso fine settimana la Reggia di Portici ci ha regalato tre serate, gratuite, di musica classica nei suoi suggestivi giardini, nell’aria della Pallacorda del Bosco Soprano. Queste rientrano nell’iniziativa “ARCHITETTURA MUSICA & DESIGN: Il Festival delle arti nel sito Borbonico” organizzate dal Dipartimento di Architettura (DIARC) e da quello di Ingegneria (DIST) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Il progetto, di Gridshell.it e Villa Pennisi in Musica, è stato “adottato” da TheSignEvent. Alcuni docenti e un gruppo di circa trenta studenti, sia di architettura sia d’ingegneria, hanno progettato e costruito il palco, battezzato con il nome di ReS (ResonantString Shell), realizzato in modo tale da ottenere una diffusione del suono ottimale. Tale lavoro è stato possibile anche grazie a dei software, alcuni dei quali programmati dai ragazzi stessi, che hanno calcolato, in base ai dati inseriti, quali sarebbero state le direzioni delle onde sonore al variare della struttura.
Il palco, interamente in legno di larice siberiano, alto e profondo 5 metri e largo 10, ha avuto come primi protagonisti, venerdì 1 giugno,i membri della Nuova Orchestra Scarlatti. Essi sono statiaccompagnatidal soprano Naomi Rivieccio, da Gaetano Russo al clarinetto e dalla voce e dalla tammorra di Romeo Barbato. Si sono esibiti con“Echi di Napoli”, un insieme di sinfonie e canzonidella tradizione napoletana, come “Cicerenella” di un anonimo,“Me voglio fa’ ‘na casa” di G. Donizzetti e“Te voglio bene assaje” di F. Campanella.
Sabato 2 giugno è stato ospite il Sestetto Stradivari, composto da David Romano e Marlène Prodigo (violini), Raffaele Mallozzi e David Bursack (viole) e Diego Romano e Sara Gentile (violoncelli),che si è esibito in Brahams&Beer.
Infine domenica 3 giugno si sono esibiti Michele Campanella in trio, che ha visto lo stesso Campanella al pianoforte, David Romano al violino e Diego Romano al violoncello.
Data la partecipazione e l’apprezzamento dell’evento da parte del pubblico, si spera che sarà possibile ripeterlo anche l’anno prossimo.
di Simona Pontecorvo