Rapporto Obi in Penisola Sorrentina
SORRENTO – Presentato questa mattina all’Hotel Bristol il rapporto dell’Osservatorio Regionale Banche Imprese di Economia e Finanza con riferimento alla realtà della Costiera Sorrentino-Amalfitana. Sono intervenuti il direttore dell’OBI dott. Antonio Corvino e il dott. Gaetano Mastellone componente del CdA dell’Osservatorio. Presenti, tra gli altri, i sindaci di Sorrento Giuseppe Cuomo e quello di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero.
L’intervento del dott. Mastellone: “Nella mia qualità di Consigliere d’amministrazione dell’Osservatorio Banche & Imprese (OBI) in rappresentanza della Banca Popolare di Bari (socia dell’OBI) rendo pubblici i dati che si riferiscono all’economia della penisola sorrentina ed amalfitana sin dall’anno 2006. L’OBI è l’unico istituto di ricerca e sviluppo economico del mezzogiorno che produce i dati economici relativi all’occupazione e al reddito pro-capite o valore aggiunto (PIL) di tutte le regioni e di tutti i comuni del sud dell’Italia.
- L’occupazione definisce il numero degli occupati, dipendenti e indipendenti, che insieme agli irregolari hanno svolto la propria attività lavorativa nell’anno di riferimento.
- Il valore aggiunto pro-capite invece è il contributo economico dei singoli soggetti privati occupati e delle imprese, il cui dato aggregato fornisce quindi il “Pil locale”.
- Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è il valore totale dei beni e servizi finali prodotti da un paese in un determinato periodo di tempo con i fattori produttivi impiegati all’interno del paese stesso. Il PIL a prezzi correnti (PIL nominale) – quello da noi considerato – si differenzia dal PIL a prezzi costanti (PIL reale) in quanto il primo è comprensivo degli aumenti di valore dovuti all’incremento dei prezzi (inflazione).
La lettura, l’esame e l’analisi dei dati è utile agli amministratori pubblici locali, alle imprese e alle associazioni per interpretare “le potenzialità o i problemi del proprio paese”. Chi fosse interessato ad acquistare il rapporto OBI 2009 completo potrà farlo collegandosi a www.bancheimprese.it
- L’analisi dei dati del 2009
La penisola sorrentina è ancora un “territorio” a “elevata occupazione lavoro” se questa viene paragonata al resto della regione Campania. I dati del 2009 però mettono, ancora una volta, in evidenza un trend che è in continua fase di diminuzione sin dall’anno 2006. Sorrento città si presenta ancora leader in penisola sorrentina e occupa le seguenti posizioni nella classifica dei 551 comuni della Campania:
- il 5° posto per “l’occupazione”
- l’8° posto per il “reddito pro-capite”.
La città di Sorrento però evidenzia, sull’anno 2008, una diminuzione degli “occupati” di ben il 3,50% (nel 2008 diminuivano del 2,22%) ed evidenzia una discesa dell’occupazione di ben l’8,80% dal 2006 che ha avuto il suo “culmine” nell’anno 2009. Nel 2009 Sorrento registra n. 9.627 occupati dei quali l’84% sono impegnati nel Settore del Turismo. Il dato 2009 ed il trend del continuo “calo dell’occupazione” sono fenomeni preoccupanti per Sorrento e per l’intera penisola sorrentina che al 31/12/2009 occupavano n. 20.412 nella sola categoria “Servizi” che rappresenta il 79% dell’intera occupazione peninsulare. Nella città di Sorrento ovviamente l’aumento della disoccupazione va a impattare negativamente anche sul reddito delle “Famiglie & Imprese”.
- Lo scorso 2009 il “reddito pro-capite” è passato da €. 29.910 del 2008 a €. 26.906.
- Diminuisce di ben €. 3.000 pro-capite che in termini percentuali significa un -10%.
- Il “reddito” nei quattro anni esaminati (2006/2009) diminuisce del 6.03%; nell’anno 2009 registra una flessione, sul dato del 2008, del 10,04%.
- L’88% del reddito pro-capite riviene dal Settore Turismo.
La crisi è stata scaricata pesantemente sull’occupazione producendo “disoccupazione” e meno “reddito pro-capite”. Nel 2009 il mercato del lavoro sorrentino ha fatto registrare un’espulsione di circa settecento unità lavorative fra stagionali non assunti, riduzioni di personale o stagione più corta nelle aperture degli hotels. Purtroppo, in assoluta mancanza di una strategia di medio-lungo termine del territorio, nei momenti “negativi” , l’imprenditore attua la strategia più semplice che passa per la riduzione del personale. Invece bisognerebbe investire puntando decisamente sulla qualità, sulla ristrutturazione aziendale, sulla formazione, sull’ innovazione e sulla tecnologia; poi bisognerebbe tener presente che “il personale” è il capitale più importante di qualsiasi azienda. La risorsa umana non va considerata come “semplice costo” va valorizzata, in particolar modo nei territori che hanno un’elevata economia turistica che significa “servizio – strutture – accoglienza”.
- Aggregando i dati del 2009 dell’intera “penisola sorrentina” (6 comuni) riscontriamo una diminuzione degli “occupati” di circa il 2,20 sul dato del 2008. In penisola sorrentina Sorrento “crolla” (-3,50%) mentre Meta, Piano di Sorrento e Vico Equense fanno registrare un lieve segno “positivo”.
- Invece il reddito pro-capite diminuisce dovunque, passa dal -10% di Sorrento al – 3,65% di Meta; l’intera penisola perde 80,2 milioni di €. Con una decrescita del 6,25% sul 2008.
Ritengo di dover suggerire un’immediata presa di coscienza da parte delle imprese, da parte delle associazioni di categoria e da parte della politica. I dati non sono statisticamente soddisfacenti, anche a livello tendenziale.
- Le classifiche a livello comunale – le prime tre
Occupazione
- Positano n. 2.531 occupati pari al 63,4% della popolazione
- Sorrento n. 9.627 occupati pari al 58,0% della popolazione
- Capri n. 4.008 occupati pari al 63,4% della popolazione
Reddito Valore aggiunto
- Positano pari ad €. 29.837 pro-capite
- Capri pari ad €. 27.729 pro-capite
- Sorrento pari ad €. 26.906 pro-capite
- Nella cartellina troverete lo schema completo della classifica
In economia i dati negativi partono da lontano e bisogna essere bravi a interpretarli subito. I “sensori” non sono per nulla da sottovalutare come è stato fatto sino a oggi. C’è da intervenire subito attuando un Mega Business Plan che abbia una visione decennale e ventennale che indichi “la strada da percorrere”. Immediatamente bisogna attuare una comune e precisa strategia peninsulare con programmi di sviluppo locale avendo un’unica direttrice puntata verso la “qualità-innovazione-servizi-infrastrutture”. Bisogna ridefinire il target turistico-commerciale. Infine occorre fare “sistema” perché agendo da soli si scivola inesorabilmente verso il basso. Il mondo richiede servizi e competitività.
- I dati Bankitalia al 31/12/2009
L’indebitamento bancario che “grava” sulla città di Sorrento è in costante aumento.
Nel 2008 l’indebitamento delle famiglie e delle imprese ammontava a 416 milioni di Euro, nel 2009 passa a 473 milioni con una crescita del 13%.
Raffrontando questo indebitamento con quello del 1999, che era pari a 186 milioni di Euro, registriamo che, in 10 anni, “il debito” è cresciuto di ben 287 milioni (+154%, mediamente il 15% annuo).
E’ un debito che, purtroppo, non è derivato totalmente da “investimenti” ma è dovuto alla ricerca del finanziamento al circolante, ossia si è ricercata maggiormente la “liquidità”. La raccolta diretta liquida invece cresce mediamente del 7/8%, ma è un dato di “parcheggio” per effetto dello scarso rendimento dei titoli di stato e della situazione poco brillante del mercato azionario.
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ui dati concernenti il Fatturato del sistema dell’hotellerie locale 2009 si registrano “luci e ombre” in quanto da un campione di bilanci ufficiali si registra mediamente una flessione intorno al 30/35%. Sicuramente non sono dati brillanti e rispecchiano l’andamento del mercato attuale. L’anno 2010 dovrebbe consentire un recupero delle posizioni. Tutti questi dati vanno ben ponderati, vanno scoperte le reali cause, oltre a quelle della recessione mondiale, e vanno attuati i relativi correttivi di breve, medio e lungo termine. Di positivo c’è un contro altare di aziende che dal punto di vista “patrimoniale” sono ben strutturate ma hanno una necessità urgente di ristrutturarsi e di essere aiutate dal sistema statale, politico locale e finanziario. Gli albergatori, i commercianti e i ristoratori, tutte le categorie economiche, non possono “vivere da soli” – completamente isolati – hanno bisogno del supporto della località in cui risiedono le attività. Per riprendersi ci vuole anche una località che sa creare e soprattutto attrarre. La strada scelta, imposta dal mercato, di abbassare le tariffe è una strada arrendevole e controproducente ed è inversamente proporzionale allo spirito d’impresa, oltre ad essere tremendamente pericoloso prospetticamente.
- L’analisi finale sulla situazione di Sorrento e Penisola
La fotografia che risulta dai dati 2009 è molto preoccupante. La nostra realtà non è ancora in ginocchio come i dati della regione Campania o del mezzogiorno ma il trend negativo degli ultimi quattro anni deve far riflettere. Le imprese commerciali ed alberghiere hanno l’affanno, l’economia è in discesa in particolare quella di Sorrento che diminuisce nel PIL di ben il 10,04% sul dato dell’anno 2008. Preoccupano anche i dati di Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Massa Lubrense che si attestano in diminuzione fra il 5 ed il 7%. Meta e Vico Equense registrano una diminuzione di circa il 4%. Chi invece viaggia con meno affanno è la Costiera Amalfitana in quanto, negli anni, ha puntato come politica del turismo sulla “qualità” e non sulla massa selvaggia ed ha saggiamente mantenuto stabile l’offerta del numero di camere alberghiere disponibili. I paesi di questo territorio esaminati oggi, Positano – Amalfi – Ravello, crescono dal 4 al 7%. In crisi risultano anche Capri ed Ischia. Serve una Visione, serve un Piano Strategico ben articolato e serve soprattutto una presa di coscienza da parte di tutte le forze politiche ed imprenditoriali.