Matera Ballon Festival: un volo verso il successo del sud
35 Voli in quattro giorni,oltre 3500 partecipanti, 10 Mongolfiere italiane e svizzere questi sono alcuni numeri del successo del Matera Ballon Festival che si è concluso Domenica scorsa nella città dei sassi. (Di Nunzia Marina Bozza).
La città di Matera, patrimonio dell’Unesco dal 1990, dal 10 al 13 ottobre ha ospitato il primo grande raduno internazionale di mongolfiere il più grande che si sia svolto nel sud. La sostenibilità ambientale è stato il leitmotiv di tutto l’evento. Matera Ballon Festival è stato un evento sostenibile a impatto zero perché le emissioni di CO2generate dall’organizzazione dell’evento saranno ridotte e compensate mediante crediti di carbonio provenienti da interventi di creazione e tutela di oltre 57.000 mq di foreste in crescita in Costa Rica, lo stato con la più alta densità di biodiversità al mondo.
Matera Ballon Festival ha aderito al progetto Impatto Zero di Lifegate. Ricchissimo il programma dell’evento in 4 giorni di manifestazione i partecipanti avevano la possibilità di prendere parte a numerosi workshop, laboratori didattici, come per esempio quello creato per il riciclo della carta e la costruzione di aquiloni, ma anche itinerari enogastronomici per l’educazione alimentare a km zero. Importante è stato anche il convegno Agricoltura 2.: Green Economy e Biologico per il futuro del Pianeta dove si è parlato dell’importanza della relazione tra economia e sostenibilità ambientale.
Il Matera Ballon Festival è stato uno spettacolo pensato e fortemente voluto dall’Associazione Murgiamadre (food-
culture-territory) creato anche per promuovere maggiormente la candidatura di Matera a Capitale della Cultura europea 2019. Ma non sono solo questi i motivi dell’organizzazione e ce lo spiega Francesco Ruggieri l’organizzatore“ Per coordinare e realizzare un festival del genere ci vuole tantissima competenza e passione, passione per quello che si fa e passione per la propria terra – afferma Ruggieri – noi non abbiamo fatto niente per nascere qui in questo posto stupendo, è nostro compito quindi rispettare questo luogo e conservarlo come natura l’ha creato, sono felice che io e miei collaboratori abbiamo avuto la possibilità di donare un pò di natura e paesaggi, incredibili a tutte quelle persone, chi ci hanno omaggiato con la loro presenza, e che vivono i luoghi con poco verde.
Sono rimasto sbalordito dal numero di presenze registrato – prosegue Francesco Ruggieri – io e il mio staff non ci aspettavamo un adesione così forte e ci dispiace molto per i piccoli problemi logistici che si sono creati come le lunghe code per gli autobus e per i servizi, ma noi avevamo fatto un altro calcolo ci aspettavamo molto meno persone.
L’anno prossimo conclude Francesco Ruggeri saremo sicuramente preparati per accontentare tutti i nostri ospiti che come noi amano la natura. Il nostro sud deve rinascere e si deve disintossicare da anni di costruzioni selvagge e senza criterio e si deve disintossicare soprattutto da tutti i veleni che hanno rovinato il sottosuolo, noi abbiamo questo problema – prosegue Francesco Ruggieri – con i rifiuti di petrolio e siamo vicini a tutti i campani che si ritrovano non solo con una delle terre più belle del mondo avvelenate dai rifiuti tossici ma anche con il grave problema della crescita di tumori dovuto a questo fenomeno illegale”
Nonostante le condizioni meteorologiche non molto favorevoli dei primi giorni, lo spettacolo si è concluso con una splendida giornata di sole ed ha confermato ugualmente le attese regalando ai tantissimi visitatori provenienti da tutta Italia e Europa intense giornate all’insegna dello sport e del benessere, tante escursioni, gite a cavallo per grandi e piccoli, trekking e passeggiate immerse nella natura dove si sono potuti osservare grazie anche all’aiuto di tecnici del settore numerosissimi tipi di piante, fiori, bacche ed insetti, come ci spiega Dott. re Emiliano De Simone specializzato in conservazione della natura :” Ci troviamo in un posto ricco per quanto riguarda piante e specie animali, qui nella Murgia la vegetazione come si può vedere è erbacea steppica e in parte basso arbustiva, per questo il paesaggio che vediamo ha un aspetto semi-desertico. Siamo stati fortunati – spiega il Dott.re De Simone – durante questi giorni abbiamo potuto osservare una fitta presenza di gasteropodi (chiocciole) dalla conchiglia bianca, abbiamo avvistato due specie diverse di mantidi e si è notato presenze di rospi smeraldini una natura molto ricca”.
Ogni volta che una mongolfiera spiccava il volo creava un momento emozionante e magico in tutti i presenti .Va però ricordato che dietro il mondo della mongolfiere c’è un lavoro enorme e a volte rischioso come hanno spiegato i tanti piloti “pallonari” presenti all’evento.
Per diventare pilota infatti, non basta solo la passione ma ci vuole una preparazione tecnica e fisica notevole. Gli appassionati e i visitatori hanno avuto la possibilità di fare voli liberi e voli ancorati sempre accompagnati dai piloti esperti e preparati.