NAS di Brescia sequestrano circa 13 tonnellate di kebab
Nell’ambito di una collaudata strategia, condivisa con il Ministero della Salute, anche quest’anno i Carabinieri dei NAS – in prossimità delle feste pasquali – hanno intensificato i controlli nel settore alimentare al fine di tutelare la sicurezza degli alimenti e la salute dei consumatori. In tale ambito, i Carabinieri del NAS di Brescia hanno individuato – nella provincia bergamasca – un laboratorio di produzione di “kebab” (alimento a base di carne tipico della gastronomia turca) del tutto abusivo, dove il prodotto finito veniva etichettato con indicazioni tese a frodare il consumatore.
Gli accertamenti hanno consentito di appurare che il titolare della struttura, un’azienda di notevoli dimensioni, autorizzata alla sola importazione e commercio all’ingrosso di “kebab”, aveva illecitamente allestito un laboratorio, dove lavorando prodotti di origine animale (pollo, tacchino e vitello) preparava il tipico alimento. Inoltre, le confezioni di “kebab” che riportavano sull’etichetta falsi dati di produzione (bollo sanitario ed ubicazione dello stabilimento relativi ad una ditta di lavorazione carni della provincia di Venezia) venivano – successivamente – congelate e distribuite ad esercizi di ristorazione del Nord Italia.
Nel corso dell’ispezione sono state rilevate irregolarità del sistema di tracciabilità delle materie prime, non idoneo a consentire l’individuazione dei prodotti utilizzati nella produzione illecita. L’operazione ha consentito al NAS bresciano di sequestrare oltre 12 tonnellate e mezza tra materie prime carnee e kebab congelati, denunciando alla Procura della Repubblica di Bergamo il titolare dell’attività per frode in commercio e lavorazione di carni non autorizzata. Sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire la tracciabilità dei prodotti carnei utilizzati per la produzione del kebab.