Italia al voto…E Berlusconi attacca i Magistrati

Monti e Bersani alle urne

Monti e Bersani alle urne

Da questa mattina alle 8 gli italiani sono chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento e indicare, si spera in modo inequivoco, la futura maggioranza di governo. Nelle ultime ore che hanno preceduto l’apertura dei seggi si è registrato l’intervento di Silvio Berlusconi che ha rivolto un pesante attacco alla magistratura italiana: “E’ peggiore della Mafia siciliana“. Un intervento che ha interrotto il classico silenzio della vigilia elettorale, ma che rappresenta l’apice dello scontro tra Berlusconi e la Magistratura, già per il passato definita cancro del paese. Questa volta Berlusconi ha dimostrato di essere particolarmente consapevole della gravità della sua affermazione, tant’è che l’ha pure precisato. Circostanza che imporrebbe l’avvio di un’automatica iniziativa giudiziaria nei suoi confronti per la gravità e gratuità dell’attacco all’indirizzo di un dei poteri costituzionali. Tra le prime reazioni sdegnate alle parole di Berlusconi abbiamo registrato quella del Sen. Raffaele Lauro, ex PdL approdato al Gruppo Misto che ha sottolineato: “L’affermazione di Berlusconi sulla magistratura, che sarebbe più pericolosa della mafia siciliana, rappresenta una provocazione gravissima, inaccettabile e da respingere con fermezza. Nessuna persona, in buona fede, anche nel PdL, può tollerare un’infamia di questo genere”. Saranno sicuramente gli indecisi, coloro che non hanno maturato un’idea precisa sul chi votare a decidere questa tornata elettorale, tant’è che si parla di “voto last minute“, cioè della decisione assunta all’ultimo minuto e che può sicuramente accrescere il consenso alle formazioni non tardizionali, come per esempio il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e “Rivoluzione Civile” di Antonio Ingroia che potrebbero intercettare gli elettori dell’ultimi minuto. L’auspicio è che l’elettorato bocci senza equivoci i responsabili del disastro-Italia affinchè non si ripropongano per il futuro governo del Paese. In questo senso molto dipenderà dai risultati che otterrà il Partito Democratico che, secondo i sondaggi, resta al primo posto mentre sono cresciute di parecchio le quotazioni dei 5 Stelle che ptorebbero addirittura diventare il secondo partito italiano.

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