Una precisazione del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori

Di fronte agli sviluppi della situazione rifiuti nel comune di Napoli e di fronte ad alcuni giudizi fondati, ma affrettati, la Zero Waste Italy precisa quanto segue.
Al momento in cui la nuova amministrazione De Magistris ha adottato la strategia Rifiuti Zero era ben presente che tutti i problemi relativi ad un’emergenza gigantesca dalle mille sfaccettature non sarebbero stati risolti con la bacchetta magica e in tempi brevissimi; l’aver salutato la “svolta di Napoli” significa per noi fare i conti con una sfida non di per sé già vinta ma che vale la pena di affrontare in modo costruttivo supportando chi si è impegnato a vincerla nella direzione di Rifiuti Zero 2020. Sapevamo sin dall’inizio che il Comune di Napoli non pianifica direttamente la gestione dello smaltimento che è di competenza della regione, mentre abbiamo constatato con soddisfazione l’avvenuto ampliamento della raccolta differenziata porta a porta su altri quartieri della città (anche se seguiamo con preoccupazione la diatriba sullo sblocco dei fondi FAS che dovrebbero supportare l’ulteriore estensione del porta a porta) e l’avvenuta decisione di blindare anche urbanisticamente l’impossibilità di costruire un inceneritore a Napoli est.
Dentro questo quadro sappiamo che esistono delle pressanti criticità: lo smaltimento d’ingenti quantitativi di rifiuti al netto delle raccolte differenziate che non arrivano ancora al 25% anche se sul quartiere Scampia si registra una percentuale di otre il 65% questo fa sì che vi siano ancora enormi criticità legate alle necessità di smaltimento all’interno delle quali si situa la soluzione olandese. E’ chiaro da parte nostra che, se questa soluzione non dovesse riguardare il periodo transitorio e definito nel tempo si porrebbero problemi di coerenza con gli impegni assunti di uscire dall’incenerimento. Nello stesso tempo tale situazione se si configura nei modi transitori rappresenta il male minore rispetto alla costruzione di nuovi inceneritori in Campania ed evidenzia in modo critico le stesse scelte operate da paesi europei come l’Olanda, la Danimarca, la Svezia che proprio per la loro scelta inceneritorista sono costretti a pagare il prezzo di una sovrabbondante domanda di rifiuti da bruciare. E’ ovvio che l’applicazione della strategia Rifiuti Zero prevede anche momenti di verifica degli impegni assunti con gli atti amministrativi. E’ questo il ruolo degli Osservatori Rifiuti Zero che nell’ambito dell’approvazione delle delibere relative hanno proprio il compito di fare costantemente il punto anche critico della situazione, per richiamare le amministrazioni al rispetto del disciplinare approvato. Per quanto riguarda il comune di Napoli ancora non ha istituito tale osservatorio che proprio anche per i motivi suddetti diventa invece strumento fondamentale per comprendere a fondo e risolvere le criticità. Il prof. Paul Connett è stato incaricato di presiedere quest’osservatorio che, secondo le ultime informazioni a nostra disposizione, sarà realizzato a breve nel modo più rappresentativo e competente. Ribadiamo che la prerogativa di tali Osservatori soprattutto nelle componenti rappresentati da comitati e associazioni, nella più rigorosa indipendenza, e se dovesse constatare perduranti contraddizioni nel fronte degli impegni assunti, potrebbe portare ad una sconfessione dell’operato delle giunte e alla riconsiderazione dell’inclusione dei comuni in questione all’interno della lista nazionale ed internazionale Zero Waste. Ad ulteriore rinforzo di questa autonomia di giudizio che concretamente vuole tutelare la coerente attuazione del percorso “Verso Rifiuti Zero” esistono organizzazioni nazionali ed internazionali che presiedono alla stesura di tali liste. Non è per nulla escluso che amministrazioni in questo momento inserite nell’elenco dei comuni italiani Rifiuti Zero qualora dovessero perseguire anche in prospettiva obiettivi opposti alla strategia Rifiuti Zero, si possano sospendere o cancellare. Non a caso acquista ancora più consistenza la scelta di promuovere il primo incontro nazionale degli osservatori Rifiuti Zero, istituti dalle delibere comunali, previsto a Capannori (LU) il 3 e 4 febbraio 2012 che ha tra i suoi scopi quello di fare il punto comune per comune sulla coerenza dei percorsi in atto e di promuovere un comitato di garanzia nazionale ad ulteriore tutela dell’applicazione del percorso “Verso Rifiuti Zero“.

zerowasteitalia@gmail.com

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