Coldiretti, a Napoli confermata presidente Filomena Caccioppoli
NAPOLI – Produzioni di qualità certificata e etichettata con la indicazione delle caratteristiche e della origine, agriturismo, fattorie didattiche e sociali, vendita diretta, competitive politiche per una filiera agricola tutta italiana con prodotto agricolo al 100% italiano, servizi di manutenzione del territorio, attività imprenditoriali volte ad esaltare l’attività agricola insieme alle risorse ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche territoriali con l’attivazione di forti sinergie. Su queste basi che rappresentano le nuove frontiere dello sviluppo, la Coldiretti napoletana prosegue spedita il suo cammino per nuove prospettive di crescita del comparto agricolo, con l’intenzione di svolgere il proprio ruolo di forza sociale, capace di rappresentare i bisogni più avanzati dell’impresa agricola e della società moderna. A ribadire gli orientamenti tendenti al consolidamento sul territorio degli indirizzi organizzativi tracciati in sede nazionale è stata l’assemblea provinciale dei soci e il rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2011-2015 che, a testimonianza della vitalita’ del comparto agricolo in provincia di Napoli, forte di una produzione lorda vendibile di circa 500 milioni di euro per 13 mila aziende iscritte al registro delle imprese, vede, oltre che rinverdita anche più in rosa la platea sociale con giovani imprenditrici che affiancano i neo imprenditori agricoli. La tendenza trova certezza nella conferma a presidente di Filomena Caccioppoli, conduttrice di un’azienda agrituristica in Penisola Sorrentina. “Siamo certi – ha dichiarato il Presidente Caccioppoli – che l’origine e la distintività del territorio negli alimenti, modificheranno il comportamento dei mercati e spingeranno la distribuzione organizzata a salvaguardare i processi che rappresentano il consumo consapevole degli alimenti”. Caccioppoli si è detta certa di poter fare un buon lavoro continuando sulla strada tracciata con le priorità dettate da Coldiretti per la indicazione obbligatoria in etichetta della origine del prodotto agricolo, l’affermazione della multifunzionalità dell’attività agricola e per la crescita e il recupero di potere contrattuale per il settore produttivo agricolo all’interno della filiera agroalimentare. Forte il riferimento ai grandi passi avanti che sta facendo il progetto per una “Filiera Agricola tutta Italiana” che valorizza le identità locali come “leve competitive del Paese” per generare sviluppo economico, ormai decisamente avviato verso gli step successivi con la formalizzazione della Vendita Diretta Organizzata. Il progetto dovrà svilupparsi in pienezza anche in provincia di Napoli, recuperando quanto prima le condizioni strutturali e le risorse necessarie per la sua realizzazione, mantenendo quello spirito di forte innovazione con cui esso si è sviluppato fin qui – ha rilevato il direttore di Coldiretti Napoli e Campania – Prisco Lucio Sorbo. L’agricoltura napoletana ha un ruolo sicuramente propulsivo ed accattivante rispetto alla crescita dell’occupazione, alla qualita’ della vita, al miglioramento delle risorse umane e strutturali, ad un piu’ equilibrato rapporto fra lo sviluppo economico, il mantenimento dell’ambiente naturale e la riproducibilita’ delle risorse, che va incentivato e salvaguardato – evidenzia Coldiretti. Una sollecitazione per un’appropriata considerazione degli spazi rurali e della molteplice valenza produttiva, ambientale e sociale dell’attività agricola, per la grande opportunità che essi rappresentano per il recupero e la salvaguardia degli equilibri economici ed ambientali territoriali.