Cozzolino, lettera aperta ai 44.188 cittadini delle primarie
NAPOLI – Andrea Cozzolino, europarlamentare del PD e vincitore (non proclamato) delle elezioni primarie per il sindaco di Napoli ha indirizzato la seguente lettera aperta ai 44.188 cittadini che hanno scelto il candidato a Sindaco di Napoli, a Pierluigi Bersani e a Nichi Vendola
“È davvero un fatto molto preoccupante che a tre settimane di distanza dal voto ancora non sia stato proclamato il vincitore delle primarie per il candidato a Sindaco di Napoli. Ancora più preoccupante è che le primarie siano state usate per gettare fango su un’intera città da cui invece era arrivato un segnale forte di speranza, una voglia di reagire positivamente di fronte a tanti problemi. Il 23 gennaio scorso chi di noi si è impegnato in prima persona in questa competizione è stato infatti protagonista e testimone di una bella giornata di democrazia. In tanti si sono recati a votare, come è documentato anche dalle tante immagini televisive che hanno ripreso le code davanti ai seggi. Intorno alla mia proposta abbiamo raccolto un consenso maggioritario, diffuso ed omogeneo in tutta la città. Siamo stati primi, in valori assoluti, in 13 quartieri su 29. Complessivamente abbiamo vinto sia nel centro cittadino sia nelle periferie. Con un’affluenza finale di 44.188 persone, assolutamente nella norma per Napoli. Come mostra lo studio curato dal responsabile Centro Studi e Ricerche PD Campania, si tratta di un dato in linea con quello delle altre grandi città italiane chiamate a quest’appuntamento (Bologna e Milano), e con le precedenti consultazioni. Sul piano organizzativo non si sono registrati problemi. Dai verbali dei 108 seggi allestiti risulta agli atti una sola – marginale – contestazione, nel seggio di Capodichino, che non ha pregiudicato il normale andamento del voto e la conclusione delle consultazioni. Nonostante questo, a urne chiuse, a scrutinio ultimato e a risultati acquisiti, le primarie sono state prese in ostaggio, il vincitore non è stato proclamato. Contemporaneamente è partita una campagna di contestazioni alimentata dalla confusione sui numeri e le regole, e addirittura con toni apertamente razzisti. L’unica via d’uscita da questo stallo sarebbe stata ristabilire il regolamentare percorso democratico, proclamando immediatamente il vincitore sulla base dei verbali degli scrutini per poi procedere, nella massima trasparenza e imparzialità, alla verifica di eventuali ricorsi. Invece, in queste logoranti settimane si è aperta una lacerazione nel Pd e nelle forze di centrosinistra difficile da ricomporre, di cui mi è chiara la portata e di cui intendo farmi carico. La sfida di Napoli ha sempre di più un valore nazionale nel quadro della crisi politica ed istituzionale che segna il momento attuale dell’Italia. Per questo mi rivolgo a tutto il centrosinistra. Innanzitutto al mio segretario Pierluigi Bersani, che
già si è rivolto ai candidati nei giorni scorsi, a Nichi Vendola, presidente di Sinistra e Libertà e alle altre forze promotrici delle primarie affinché si facciano garanti di un percorso che in tempi certi ci metta nelle condizioni di ritrovare la giusta coesione. È l’unico modo che abbiamo, non per farci inutili scuse tra di noi, ma per chiedere scusa a Napoli e in primo luogo ai cittadini che il 23 gennaio hanno risposto al nostro appello partecipando alle primarie. Partecipando attivamente a questo percorso sono pronto a mettere a disposizione il mio risultato.
Non è un passo indietro, ma un passo in avanti che facciamo tutti. Insieme alla coalizione voglio fare la mia parte e dare un attivo e concreto contributo per trovare una candidatura e un programma unitario e condiviso. Ma sapendo che questo candidato sarà credibile, autorevole e legittimo solo se saprà farsi interprete e rispettare tutte le storie e le forze che si sono riconosciute nella mobilitazione di queste settimane. Tutte a pari titolo e con pari dignità. Se non ci fosse questa intenzione e questa capacità unitaria, non c’è altra strada che tenere fermo il risultato delle primarie. Qualunque nuovo inizio per Napoli e per un centrosinistra che vuole costruire un’alleanza vincente non può prescindere dal 23 gennaio.
Con stima e cordialitą
Andrea Cozzolino