Multitasking, l’allarme del Sen. Raffaele Lauro
ROMA – Combattere i nuovi problemi di salute e di socializzazione legati all’uso e all’abuso delle nuove tecnologie informatiche attraverso la prevenzione e l’educazione. Il campanello d’allarme l’ha suonato questa mattina in Senato Raffaele Lauro (PDL) illustrando un’interrogazione urgente presentata al Ministro della Sanità ed a quello dell’Istruzione. Raffaele Lauro (PdL) ha chiesto di valutare l’opportunità dell’istituzione urgente di un comitato scientifico paritetico interministeriale, per individuare nuove strategie sanitarie ed educative finalizzate alla riduzione dei rischi connessi all’uso disordinato della tecnologia informatica soprattutto da parte dei bambini e degli adolescenti. “Da diversi anni – ha dichiarato Lauro al Senato – si sta diffondendo, anche tra i bambini e gli adolescenti, il fenomeno del multitasking, ovvero il contemporaneo svolgimento di molteplici attività, agevolato dall’uso degli strumenti informatici.” “Dover fare più cose allo stesso tempo – ha continuato Lauro – induce a vivere costantemente con la sensazione di perdere o dimenticare un’informazione, senza essere più in grado di selezionare ciò che è importante e ciò che non lo è, accrescendo notevolmente il livello di distrazione. Il nostro sistema nervoso, modellato da millenni di evoluzione, si sta ristrutturando sotto le ‘martellate’ del sovraccarico informativo, al punto che l’essere umano, distratto da troppi stimoli, fa sempre più fatica a ignorare un messaggio, a seguire un dialogo o a leggere un libro.” “Il multitasking – ha precisato Lauro – frammenta la vita, disarticola il tempo, comprime la capacità di pensare e, lungi dall’aumentare l’efficienza, riduce la concentrazione e massimizza la probabilità di errore, determinando, come conseguenza della diffusione degli strumenti informatici, gravi forme di dipendenza da internet.” “L’uso disordinato di internet e degli altri strumenti informatici, soprattutto nei bambini e negli adolescenti – ha concluso Lauro – influisce negativamente sul riposo notturno, provocando gravi disturbi della concentrazione, della memoria, del rendimento scolastico e, nel caso degli adulti, delle performance nella vita professionale. Inoltre la presenza in casa di strumenti informatici di ogni tipo incide negativamente sulla vita privata delle famiglie e sulla stessa intimità delle coppie, alterando la vita sessuale e moltiplicando ansie e nevrosi.”