Omaggio a Francis Marion Crawford a 170 anni dalla sua nascita
Sant’Agnello (NA) Il 2 agosto alle ore 9:00, in occasione del 170° anniversario dalla nascita dello scrittore statunitense Francis Marion Crawford, che elesse Sant’Agnello a sua città d’adozione, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche F.M. Crawford, il Comune di Sant’Agnello nella persona del Sindaco, dottor Antonino Coppola, ne celebrerà la memoria depositando una corona di fiori sulla sua tomba: “ma fiero e sereno, con una fiducia incrollabile, avvicinati alla tua tomba/come chi sistema il lenzuolo del proprio letto/e vi si sdraia pronto a fare meravigliosi sogni”, sono versi di un altro americano William Cullen Bryant (1794-1878), tratti da Thanatopsis, che a me vengono in mente ricordando Mister Crawford, lui che ci ha divertito ed ancor oggi ci diverte con i suoi romanzi horror, i suoi appunti di viaggio, la sua passione per la costa sorrentina e quella calabrese, lo immagino nell’al di là intento a fare: ancora tanti meravigliosi sogni, inseguire fantasmi, dare vita e mille altre storie intriganti. Francis Marion Crawford nacque a Bagni di Lucca il 2 agosto 1854 e morì nella sua villa di S. Agnello, il 9 aprile del 1909, ad appena 55 anni. Giunto a Sorrento in viaggio di nozze all’Albergo Cocumella, s’innamorò subito della nostra terra e decise di viverci per sempre. Scelse di abitare in una villa che affaccia su quello che i santanellesi conoscono come il Golfo del Pecoriello. Dalla moglie, Elizabeth Berdan, ebbe quattro figli: Eleonora, Harold, Clara e Bertram. I maschi abbandonarono presto l’Italia per trasferirsi in Inghilterra. Bertarm, il più piccolo, sposò un’inglese con cui condusse una vita brillante nei circoli più esclusivi. Dopo la morte di Francis Marion la villa passò alla figlia primogenita Eleonora, che sposò il nobile Pietro Rocca di Roccapadula, da cui ebbe due figli: Leone (che divenne prima avvocato e poi gesuita) ed Onorio (valente musicista e compositore, alla morte del padre diventò sacerdote e guida spirituale di moltissimi giovani). Eleonora dopo la morte di sua madre resterà l’animatrice assoluta di Villa Crawford continuando, nel solco paterno, l’opera benefica a favore dei bisognosi locali. Clara, la figlia prediletta, si fece suora ed entrò nella comunità delle Ancelle del Sacro Cuore, svolse la sua attività fra l’Europa e il Giappone. Harold sposò anch’egli un inglese e morì giovanissimo durante la grande guerra. Lasciò un figlio, Howard Francis affermato attore cinematografico il cui unico figlio Charles Francis vive ora in Inghilterra. Francis Marion Crawford fu un prolifico romanziere discendente da una famiglia di intellettuali ed artisti, era figlio dello scultore statunitense Thomas Crawford; la madre, Louisa Cutler Ward, era sorella della poetessa americana Julia Ward Howe.Trascorse in Italia gran parte della sua vita dopo i molteplici viaggi compiuti in gioventù attraverso Europa, Stati Uniti e Oriente. Questo lo facilitò nella sua straordinaria capacità di apprendere le lingue: ne conosceva 17 tra europee e orientali. Studiò alla St. Pauls school di Concord (New Hampshire) e successivamente a Cambridge e Heidelberg sempre con profitto. Nel 1879 soggiornò in India, dove studiò il sanscrito e divenne editore del giornale The Indian Herald di tendenza anti-inglese. Questa esperienza lo condusse alla narrativa, in concomitanza con il suo ritorno in America, con il suo primo romanzo Mr. Isaacs, che ebbe un enorme successo, che continuò con i suoi successivi 44 romanzi; successo che lo rese ricco e famoso. Oggi i suoi romanzi sono pressoché sconosciuti, ma lui stesso non attribuì grande valore alla cosa, la sua visione della narrativa popolare, infatti, è sintetizzata nel breve saggio “The Novel. What it is”, nel quale, in estrema sintesi, sostiene che un’opera di fiction deve divertire e moralizzare. Non estranea a questo modo di vedere la sua conversione al cattolicesimo avvenuta durante il suo soggiorno in India. Questo cattolicesimo è tale da stemperare anche il suo approccio al romanzo gotico, ad esempio “The Witch of Praga” del 1891, dove vampirismo, alchimia, ipnosi si mantengono comunque in un ambito diverso rispetto ai classici del genere che in Inghilterra venivano pubblicati alla fine del secolo XIX. Ma il suo filone più prolifico è senza dubbio il romanzo storico, collocato in tutti i periodi, dai recenti fino all’antica Roma. Da ricordare: “With the immortals” che è una raccolta di dialoghi con grandi uomini del passato, quindi “Uncanny tales” che è invece una raccolta di racconti di fantasmi. Alcuni suoi romanzi hanno servito da soggetto per diversi film, merita menzione particolare “La suora Bianca”, tradotto in italiano da Gian Dàuli, che diede vita a ben tre trasposizioni cinematografiche in epoche molto diverse (1915, 1933 e 1960), mentre la sua unica opera teatrale “Francesca da Rimini” fu rappresentata in francese a Parigi da Sarah Bernardt.
a cura di Luigi De Rosa
Fonti:
Liber Liber Note biografiche a cura di Paolo Alberti
* Alessandra Contenti: Esercizi di nostalgia, Roma 1992.
* Elliott, Maud Howe: My cousin F. Marion Crawford, New York 1934.