Asl Napoli 3 Sud: a Torre del Greco il congresso sull’ematologia

Ematologia, a Torre del Greco il congresso Asl Napoli 3 Sud

Appuntamento venerdì 28 giugno all’hotel Poseidon di Torre del Greco, a partire dalle ore 9.30 per il Congresso Ematologia Itinerante: attualità e percorsi diagnostici.
Il meeting scientifico voluto dall’azienda sanitaria Napoli 3 Sud diretta da Giuseppe Russo e organizzato dal servizio aziendale di medicina trasfusionale e immunoematologia in collaborazione con l’unità operativa formazione ed aggiornamento professionale, ha l’obiettivo di offrire una panoramica sulle tematiche relative all’ematologia ed è rivolto sia ai medici specialisti dei reparti ospedalieri dell’area medica e dell’area chirurgica, sia ai medici del territorio.
La gestione delle patologie ematologiche coinvolge trasversalmente più figure specialistiche in tutto il percorso dalla diagnosi alla terapia.
“Questo congresso – spiega il direttore scientifico Cinzia Pagano responsabile ambulatorio ematologia ospedali San Leonardo e Maresca – intende fornire una conoscenza approfondita sulle malattie ematologiche e patologie correlate, sulle tecniche diagnostiche e sulle ultime ricerche e innovazioni nel campo dei trattamenti farmacologici e vuole essere un’opportunità di approfondimento per le tematiche ematologiche rivolte agli operatori degli ambiti ospedalieri e territoriali”.
“Obiettivo comune – aggiunge Eduardo Gattola direttore unità operativa medicina trasfusionale Asl Napoli 3 Sud – è favorire un approccio multidisciplinare ottimizzando la comunicazione con altri specialisti al fine di promuovere salute, informare e, comunicare in modo corretto e garantire una diagnosi precoce ed una appropriatezza e personalizzazione delle cure”.

Destinatari 150 operatori dell’area sanitaria aziendale ed extra aziendale. Medici di anatomia patologica, farmacisti, cardiologia, dermatologia e venereologia, ematologia, gastroenterologia, igiene e sanità pubblica, malattie dell’apparato respiratorio, malattie infettive, medicina di laboratorio, medicina fisica e riabilitazione, medicina generale, medicina interna, nefrologia, neurologia, oncologia, patologia clinica, reumatologia, chirurgia generale, medicina trasfusionale, immunologia, medicina legale, infermieri, biologi, tecnici sanitari di laboratorio biomedico. Prevista una seconda edizione rivolto agli specialisti ambulatoriali e ai medici di medicina generale.

All’Ospedale Maresca di Torre del greco la nuova Obi

Si è svolta martedì 25 giugno alla presenza del Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca con la inaugurazione dei nuovi spazi per le visite, locali per il personale ampliati e una sala dotata di pressioni negative dedicata ai pazienti in isolamento.
È il risultato dei lavori di ampliamento e ristrutturazione del pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco con l’apertura della nuova osservazione breve intensiva (Obi).
Un intervento in grado di favorire una migliore gestione dei pazienti in base alla loro complessità clinico assistenziale e consentire, nel caso il contesto epidemiologico dovesse richiederlo, la rapida attivazione di percorsi separati per la gestione dei soggetti infettivi.
Sono intervenuti, oltre a De Luca, il direttore generale Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo, la direttrice sanitaria di presidio Alessandra Gimigliano, le autorità civili e religiose del territorio.
Il presidio ospedaliero della città torrese offre posti letto nelle branche di medicina generale, chirurgia generale d’urgenza, ortopedia, oculistica, otorinolaringoiatria, attività riabilitative, day hospital oncologico, servizio psichiatrico di diagnosi e cura (spdc).
Il blocco operatorio consta di due sale, una dedicata alle attività chirurgiche in elezione e l’altra alle urgenze.
L’offerta assistenziale si compone di numerose attività ambulatoriali afferenti alle branche specialistiche di gastroenterologia ed endoscopia digestiva, chirurgia, oncologia, cardiologia, riabilitazione, ematologia, oculistica, diagnostica per immagini, dermatologia, tra le quali, non ultime, prestazioni di screening per la diagnosi precoce di patologie oncologiche mammarie, cutanee, colorettali.
La struttura ospita, inoltre, il centro aziendale per la diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico e il centro per la prevenzione dell’obesità in età evolutiva.
La palazzina storica del presidio è, al momento, interessata da lavori di ristrutturazione e ammodernamento: è in corso il rifacimento della facciata, tutto l’edifico è oggetto di adeguamento antisismico. Sono in corso anche modifiche strutturali finalizzate a rinnovare completamente le aree di degenza e le sale operatorie, ed è stato recentemente approvato il progetto che realizzerà nuovi spazi dedicati alle attività riabilitative.

Prelievo multiorgano all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia

All’Ospedale “San Leonardo” è stato effettuato un prelievo multiorgano su un 50enne stabiese a  cura dell’equipe polispecialistica dell’ospedale .
L’uomo, sposato con figli, era arrivato nell’ospedale stabiese qualche giorno fa in gravissime condizioni, fino all’epilogo del 19 giugno con l’accertamento della morte encefalica.
Grazie al consenso immediatamente espresso dai familiari, attraverso il coordinamento del centro regionale trapianti, le equipe chirurgiche specialistiche degli ospedali di provenienza dei riceventi in attesa di organi, hanno potuto prelevare fegato, cuore e reni.
Le cornee, invece, sono state prelevate dell’equipe interna all’ospedale stabiese e saranno consegnate alla banca occhi della Campania.
Il fegato è andato fuori regione, mentre il cuore servirà a salvare la vita ad un paziente di Napoli.
“Si tratta – spiega il direttore Giuseppe Russo – di un gesto di grande civiltà quello fatto da questa famiglia a cui, naturalmente, va tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. L’azienda sanitaria che dirigo lavora incessantemente in assonanza con il Centro regionale trapianti diretto dal dottor Antonio Corcione, con l’obiettivo di far fronte alla cronica carenza di organi per l’attività trapiantologica.
Concluso l’intervento il personale ha omaggiato il donatore con un inchino.
La chirurgia di trapianto rappresenta in molti casi l’unica possibilità di migliorare la qualità della vita di chi, ad esempio, è attaccato a una macchina di dialisi, vive attaccato ad un cuore artificiale o non vede.

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