Le Giornate Europee del Patrimonio, 25 e 26 settembre
ROMA – Tornano anche quest’anno le ‘Giornate Europee del Patrimonio’. Il 25 ed il 26 settembre si entrera’ gratuitamente in tutti i siti statali della cultura italiani ed europei. Ben 49 paesi apriranno le porte delle loro bellezze artistiche architettoniche e paesaggistiche del continente.
”Apriremo i siti della cultura a tutti gli italiani, alle famiglie a chi lavora, a chi non ha avuto l’opportunita’ di conoscere e apprezzare questo enorme patrimonio di cui l’Italia e’ ricchissima – spiega all’AdnKronos il direttore generale per la Valorizzazione del ministero dei Beni culturali, Mario Resca -. Sara’ un modo per avvicinare la cultura in modo divertente con tantissimi eventi previsti nei nostri siti della cultura che sono i musei, i siti archeologici, le biblioteche di Stato, gli archivi di Stato”. “L’idea – continua Resca – e’ quella di ‘gustare’ eventi che vanno dai concerti, agli appuntamenti enogastronomici, alle visite guidate, fino ai tour ambientalistici. Una cosa molto bella dove la cultura e’ alla portata del fruitore, delle persone normali, di quelli che tutti i giorni non si interessano di cultura ma che hanno la possibilita’ in questo week end che viene celebrato in tutta Europa di conoscere le meraviglie della nostra Italia”. Le Giornate offrono una serie di appuntamenti programmati in ogni regione, con aperture straordinarie, presentazioni di restauri e opere di valorizzazione, itinerari naturalistici, storici ed eno-gastronomici, convegni di approfondimento, concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche e visite guidate. ‘Spegni la Tv per due giorni, entra gratis nei musei’ e’ il messaggio di comunicazione con il quale il ministero per i Beni culturali ha voluto promuovere l’evento. ”Sara’ un weekend – aggiunge Resca – di divertimento culturale, completamente gratis. Quindi l’invito sara’ lasciate le vostre case, la televisione, i vostri giochi rituali, venite a fare un’esperienza nuova, bellissima, che e’ quella di visitare i nostri siti della cultura che sono invidiati da tutto il mondo”. Per l’edizione 2010, il ministero dei Beni culturali sceglie come slogan ”Italia tesoro d’Europa”, con l’evidente intento di enfatizzare l’importanza della cultura italiana nel contesto continentale, e l’imprescindibile influenza che l’arte del nostro Paese ha avuto su quella europea. ”Uno slogan che riflette il ruolo dell’Italia nel mondo – sottolinea il direttore generale del Mibac -. L’Italia e’ ricchissima di cultura. I tesori italiani sono invidiati da tutto il mondo, da noi esiste il maggior numero per qualita’ e quantita’ di opere d’arte e di monumenti. L’Italia e’ al entro dell’attenzione del mondo”.
Alla manifestazione partecipano, in uno spirito di sinergica collaborazione, il ministero dei Beni culturali con il ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, l’Upi (Unione Province Italiane), l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Regioni e Province Autonome, Enti Locali, Associazioni, Fondazioni e molte altre istituzioni culturali a carattere pubblico e privato e gli Istituti Italiani di Cultura all’estero. ”Los Angeles, Lubiana e Vienna – spiega ancora Resca – sono tra gli Istituti Italiani di Cultura il cui compito e’ attrarre e divulgare la cultura italiana in mdo da incentivare anche il turismo culturale in Italia, un Paese che non e’ solo stile, paesaggio ma e’ anche beni culturali, ma e’ anche un modo di vivere. E’ la fortuna che abbiamo”. Le Giornate Europee del Patrimonio, spiega Resca, ”fanno parte di una strategia complessiva. Oggi possiamo dire, per la prima volta negli ultimi anni, che il numero dei visitatori nei siti italiani della cultura e’ in forte aumento, siamo a oltre il 15% nel solo mese di agosto. Questo vuol dire che c’e’ una forte aspettativa e domanda di cultura, l’obiettivo e’ promuoverla. Vogliamo, con strumenti semplici, comunicare e dire a tutti i cittadini italiani ed esteri vi aspettiamo, venite a trovarci. E la maggiore soddisfazione che abbiamo – conclude -è capire che una volta che vengono a trovarci poi tornano”.
(fonte dati: ADNKRONOS) 11/09/2010