Appuntamento con “La Maschera” all’Augusteo di Napoli per ascoltare il nuovo album “Sotto chi tene core”

phoca_thumb_l_12-1024x683Napoli – “La Maschera”, questa sera con inizio alle ore 21:00, presenterà “Sotto chi tene core”,  all’Augusteo di Napoli. “Sotto chi tene core” è, infatti, il titolo del nuovo progetto musicale che firmano Roberto Colella & C. per l’etichetta: Full Heads, la cui uscita è programmata per venerdì 13 maggio. Prossima presentazione a Roma il 16 maggio alla Feltrinelli in Via Appia. Anticipato dalla title track “Sotto chi tene core’ e seguito da ‘A cosa justa” e da ‘Se mai fossi’ il nuovo attesissimo album de “La Maschera” non tradisce la vena costitutiva della band, nello specifico del frontman Roberto Colella: “di chi mette il cuore in ogni azione senza pretendere nulla, di chi ha sacrificato tanto e continerà perchè è l’unica strada che riconosce percorribile per la felicità”. Per la label Full Heads e distribuito da Believe Digital Italia-Audioglobe l’album sarà disponibile dal 13 maggio 2022 su tutte le piattaforme digitali e si compone della seguente tracklist: ‘Sotto chi tene core’, ‘Mirella è Felice’, ‘Conosci Thomas”, ‘Core ‘e lignamme’, ‘Dorme cu’ mmé’, ‘Chi se vò bene’, ‘14 Agosto’, “A cosa justa’, ‘Se mai fossi’. “Sotto chi tene core” è, come osservato da molti addetti ai lavori, un vero e proprio manifesto sociale, un invito e una sfida, una speranza affinchè si punti sul tavolo da gioco della vita il cuore, meno calcoli, più coraggio. Colella racconta storie di un’umanità periferica, spesso anche scomoda, silente, brillante, generosa e coraggiosa, rassegnata e ignorata. Un concept album che parla al cuore; questo è il leitmotiv che attraversa tutti i brani. Nove quadri  in cui il tappeto musicale, forte di un parterre strumentale di rilievo, incornicia i testi evocandone immagini e riflessioni, sembra di entrare in una galleria d’arte dove c’è di tutto, dagli angeli di Chagall alle pitture denuncia del maliano Abdoulaye Konaté. Al progetto musicale hanno lavorato Roberto Colella (voce, chitarra acustica, pianoforte, tastiere, toy piano, sassofono e cuatro venezuelano);  Vincenzo Capasso, (tromba e cori), Alessandro Morlando (chitarra elettrica), Antonio Gomez Caddeo (basso e contrabbasso) e Marco Salvatore (batteria). Vi segnalo inoltre il contributo di Michele Maione , Carla Grimaldi, Pietro Santangelo e Massimo De Vita. I testi e le musiche  sono del poeta napoletano  Roberto Colella che mi piace paragonare a un albero dalle radici ben conficcate nel sogno di Thomas Isidore Noël Sankara, che trae dalla linfa “Pino Daniele e cultura napoletana in generale” il suo nutrimento e la chioma di un sempreverde: migliaia di foglie, migliaia di idee, migliaia di parole scritte in tutte le lingue del mondo che guardano sempre al sole. Con Colella infine meritano citazione anche  altri due poeti di rilievo, Tommaso Primo e Alessio Sollo che firmano con lui rispettivamente “Mirella è Felice” e “‘A cosa justa”. Che cosa aggiungere ancora? “Beh, sotto chi tene core e se vò spurcà ‘e mane… Pe’ cercà d’essere felice”.

di Luigi De Rosa

Link utili: http://www.teatroaugusteo.it/

Roberto Colella

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