4° Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia, c’è anche l’Antico Francischiello 1909

La quarta edizione della Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia, organizzata dall’Associazione Nazionale Locali Storici d’Italia, vede anche la partecipazione della Campania con i suoi locali storici d’eccellenza a partire da Napoli come: il Gran Caffè Gambrinus, dal 1860, il Ristorante Umberto, dal 1916, il Ristorante La Bersagliera, dal 1919, il Ristorante Pizzeria Mattozzi, dal 1833, il Ristorante Locanda del Cerriglio, dal 1288, e poi, il Ristorante Antico Francischiello 1909 a Massa Lubrense e la Pasticceria Pansa, dal 1830, di Amalfi.

Il Gran Caffè Gambrinus, aperto come “Gran Caffè”, nel 1890 venne ristrutturato in stile liberty dall’architetto Curri con splendidi affreschi e dipinti dei massimi pittori dell’Ottocento napoletano. Centro politico, urbano e morale della città: qui D’Annunzio scrisse i versi di “‘A vucchella”; Scarfoglio e Matilde Serao fondarono il quotidiano “Il Mattino”; sedevano Croce, Wilde, Marinetti, Hemingway, Sartre. Durante la Belle Époque si teneva lo spettacolo del Café Chantant e nacque l’usanza del caffè sospeso. Trasformato in parte in banca dal prefetto fascista nel 1938, ha riconquistato le bellissime sale affacciate su Piazza del Plebiscito grazie alla famiglia Sergio che lo conduce da 50 anni ed oggi è diventato tappa fissa dei Presidenti della Repubblica in visita a Napoli.

Il locale propone una visita guidata dalle ore 10:00 alle ore 13:00 “Il Gran Caffè Gambrinus tra arte, aneddoti e celebrità”. Si può prenotare inviando una mail con nome e recapito telefonico all’indirizzo info@grancaffegambrinus.com

Tempio della pizza e delle ricette napoletane, il Ristorante Umberto è alla quarta generazione del fondatore “don Umberto”. Conserva la bella sala Anni Trenta, dove il genio matematico Renato Caccioppoli, nipote di Bakunin, riuniva a tavola i più bei cervelli dell’Istituto matematico napoletano, come Cafiero, Greco e Stampacchia. I suoi sapori hanno conquistato l’imperatore del Giappone Akio Hito, Kennedy, Anthony Quinn. È sede della “Associazione storico culturale enogastronomica Umberto” per la cultura e la cucina napoletana. Per la giornata di sabato 5 ottobre è prevista una degustazione, per partecipare si può prenotare chiamando il numero 081 418555 oppure inviando una mail a info@umberto.it

L’ Imperial Hotel Tramontano, fondato dalla famiglia Tramontano collegando nobili ville sul mare – in una nacque Torquato Tasso – ospitò de Lamartine, Byron, Scott, Shelley e, nel 1829, lo scrittore Fenimore Cooper. Era una “reggia” d’Europa: il futuro Edoardo VII scese nel 1862; nel ’71, l’imperatrice Maria Alessandra di Russia sostò due mesi col seguito, ricevette Vittorio Emanuele II, e la figlia granduchessa Maria si fidanzò qui col duca di Edimburgo. Ibsen vi terminò “Gli Spettri” nel 1881. “Torna a Surriento” venne cantata qui per la prima volta nel 1902 per il presidente del Consiglio Zanardelli. Stile classico e alto livello. Qui sarà possibile effettuare una visita guidata che si può prenotare inviando una mail a info@hoteltramontano.it

Fondato da Donna Emilia nel 1919 in posizione incantevole sul mare e di fronte a Castel dell’Ovo, La Bersagliera è uno dei ristoranti più suggestivi di Napoli. La sala, autentico gioiello liberty, conserva stucchi, pavimento e arredi realizzati dalle maestranze impegnate nei lavori del palazzo disegnato dall’architetto Coppedé. In 100 anni di attività questa Casa continua ad accogliere personaggi della cultura e dello spettacolo, come testimoniano le foto, i preziosi libri delle firme o la presenza in scene di vari film, tra cui “Viaggio in Italia” di Rossellini. Fedele ad un’alta tradizione di Ospitalità, La Bersagliera è impegnata a non disperdere l’identità di questo luogo dove gli ospiti nel tempo diventano amici e lo restano per generazioni. L’iniziativa proposta per la Giornata Nazionale dei Locali Storici è una visita guidata, da prenotare inviando una mail a info@labersagliera.it

Il Ristorante Pizzeria Mattozzi è un amatissimo locale di letterati, artisti e politici e monumento della vera pizza, nato a inizio Ottocento come “Le stanze di piazza Carità”, ha visto le frequentazioni del ministro-filosofo Francesco De Santis, del presidente della Repubblica Alcide De Gasperi, dello scrittore Giuseppe Marotta. Due piani nell’antico palazzetto su piazza Carità che si apre sulla centralissima via Toledo. Terza generazione, fondatore nel 1984 della “Associazione verace pizza napoletana”, per la tutela e promozione della più vera e golosa tradizione napoletana nel mondo. Anche qui è possibile partecipare ad una visita guidata e non è richiesta la prenotazione.

Il Ristorante Locanda del Cerriglio ha una storia molto intensa: è la famosa taverna del porto di Napoli dove, il 24 ottobre del 1609, all’uscita da una cena, Caravaggio venne assalito e sfregiato. Tra buon cibo, vino e donne di piccola virtù, sostavano Giambattista Basile, autore di “Lo cunto de li cunti”, l’alchimista Giambattista Della Porta, Giulio Cesare Cortese, autore del poema “Il Cerriglio ‘ncantato”, e Benedetto Croce. Chiusa dopo il Risanamento di Napoli del 1885 e salvata perché adibita a magazzino, ha riaperto nel 2014 dopo un decennio di restauri: conserva l’antica sala, la cantina sotterranea a volta, le salette al piano superiore, dedicate a eventi culturali, e le ricette della tradizione. Lo storico locale partenopeo propone una visita guidata, per partecipare si può inviare una mail a lalocandadelcerriglio@gmail.com oppure chiamare lo 081 5526406.

Il Ristorante Antico Francischiello a Massa Lubrense si distingue per le sue sale coloratissime, con preziose ceramiche e rami di cucina ovunque e un panorama che sembra di essere in paradiso. Testimone di profumi, sapori e liquori fatti in casa delle trattorie d’inizio Novecento della costiera, ha conquistato la duchessa Anna d’Aosta, Mastroianni, King Vidor, John Huston, Akira Kurosawa, Billy Wilder, Anthony Quinn, Lina Wertmuller e Pavarotti. Il comandante Achille Lauro, con la villa vicinissima, era un fedele. I giocatori del Napoli Jeppson, Altafini e Sivori accettavano il ritiro solo da Francischiello. Terza generazione del fondatore. È prevista una visita guidata con degustazione, per prenotare si può chiamare il numero 081 5339780 oppure inviare una mail a info@francischiello.com

Amalfi è il cuore della costiera, qui dal 1830 si trova la Pasticceria Pansa incastonata nella piazzetta all’ombra del bellissimo Duomo, conserva stile, arredi e persino la facciata in marmo d’inizio Novecento. Con la stessa famiglia alla guida da sei generazioni, tramanda da due secoli la più verace tradizione dolciaria amalfitana delle zeppole S. Giuseppe, susamielli, roccocò, casatielli dolci coi “diavolini”, mustacciuoli e sfogliatelle. Peccati di gola che catturarono Ibsen, Wagner e Longfellow. Per il 5 ottobre è previsto un evento culturale, una serata Jazz dalle 21:00 a mezzanotte. Sarà possibile degustare, a pagamento, ai tavoli o da asporto le eccellenze dolciarie, agli ospiti a titolo gratuito verrà data una brochure della pasticceria, non è necessaria la prenotazione, ma si possono riservare o chiedere informazioni inviando una mail a info@pasticceriapansa.it oppure chiamando lo 089 871065.

Grazie all’iniziativa promossa dall’Associazione dei Locali Storici d’Italia, che raggruppa oltre duecento locali su tutto il territorio italiano, anche quest’anno sono molteplici le attività aperte a tutti, tra degustazioni, menù speciali, visite guidate, eventi culturali, perlopiù gratuite e per le quali è richiesta solo in alcuni casi la prenotazione. Partecipare è molto facile, basta consultare la pagina speciale presente nel sito dell’Associazione https://giornatanazionale2024.localistorici.it/ dove sono indicate tutte le iniziative e le modalità di partecipazione e prenotazione per ogni singolo evento. In tutti i locali storici sarà possibile ritirare gratuitamente la cartolina da collezione che viene data in omaggio tutti gli anni a tutti coloro che prendono parte alle iniziative promosse dai singoli locali.

 

L’Associazione ha nominato Massimo Borgnis secondo Ambasciatore dei Locali Storici d’Italia. “Sono particolarmente orgoglioso di aver ricevuto la nomina ad Ambassador dell’Associazione Locali storici d’Italia perché mi offre la possibilità di far conoscere e di rappresentare luoghi e persone che hanno fatto parte attiva della storia del nostro Paese: sia quella con la “S” maiuscola quella, per intenderci, che studiamo sui libri di scuola e che, nella realtà, molte volte ha visto crescere i suoi momenti fondanti intorno al tavolo di un caffè o di un ristorante, nelle affollate hall di qualche albergo o nei segreti delle sue stanze.

Ma questi locali custodiscono anche lo spirito della storia con la “s” minuscola, ma non per questo meno importante: la storia di tante persone comuni, che sono cresciute, si sono innamorate, hanno costruito famiglie e condiviso gioie e dolori tra le mura di questi luoghi.

Forse proprio perché il loro spirito ne ha pervaso gli ambienti e l’aria stessa fino a diventare una parte integrante e ancora viva della strutture che io ho sempre preferito, fin da giovane, i locali storici rispetto a quelli più moderni. Per me sono come un libro da leggere con i sensi : quante volte guardando gli arredi mi sono sentito trasportare in altri mondi e altre epoche. Ed è per questo che nella mia professione ho cercato di raccontare e far conoscere il più possibile le meravigliose storie di questi locali e delle persone che li hanno frequentati. Non per nulla la mia ultima avventura, in televisione , è stata una serie intitolata “Le locande del cuore” molte delle quali sono rappresentate in questa guida.

Con questo spirito ho accettato con orgoglio questo ruolo che spero di saper onorare al meglio nel rispetto delle tradizioni secolari che ciascuno dei locali raccolti in questa guida, vere eccellenze italiane. porta avanti.” Ha dichiarato il noto giornalista italiano.

 

Il Presidente dell’Associazione Enrico Magenes nel presentare la quarta edizione ha sottolineato come: “Quest’anno abbiamo presentato la guida sottolineando il valore delle famiglie che sono molto spesso il vero patrimonio dei locali storici. Grazie all’abilità delle persone che hanno il timone di queste attività nel nostro Paese si possono vivere esperienze uniche che sollecitano tutti i nostri sensi. Dunque, il nostro invito è di vivere la bellezza e l’unicità dei locali storici.”

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