Asl Napoli 3 Sud, la buona sanità a Nola e a Castellammare di Stabia

A CASTELLAMMARE DI STABIA UN COMPLESSO INTERVENTO DI CARDIOCHIRUGIA

Terapia intensiva neonatale ospedale di Castellammare, eseguito un complesso intervento di cardiochirurgia frutto della collaborazione tra i sanitari stabiesi e l’equipe proveniente dal Monaldi di Napoli
Si  è trattato di un delicato intervento di cardiochirurgia neonatale per la legatura del dotto arterioso di Botallo ed è stato eseguito il mese scorso presso la struttura complessa di neonatologia e terapia intensiva neonatale, diretta dal dottor Roberto Cinelli, dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, Asl Napoli 3 Sud direttore generale Giuseppe Russo.
A supporto dei medici stabiesi è arrivata l’équipe cardiochirurgica-anestesiologica dell’ospedale dei Colli di Napoli coordinata dal professor Guido Oppido, direttore della cardiochirurgia pediatrica, che ha effettuato l’intervento nel reparto di terapia intensiva neonatale del San Leonardo.
Il dotto di Botallo è un vaso sanguigno arterioso che, durante la fase fetale, garantisce la vita del bimbo in utero attraverso un flusso di sangue tra vena polmonare ed arco dell’aorta. Dopo la nascita, questo vaso si chiude permettendo il passaggio dalla circolazione fetale a quella neonatale.
Nel bimbo gravemente prematuro, però, questo a volte non succede e il dotto di Botallo pervio può creare seri problemi alla circolazione del piccolo neonato, causando ridotta perfusione degli organi e scompenso cardiaco. Il trattamento di questa condizione è di solito medico, con l’effettuazione di cicli terapeutici con paracetamolo e ibuprofene e, solo in caso di fallimento di queste terapie, si ricorre al trattamento cardiochirurgico.
Il piccolo paziente, primogenito di una giovane mamma 23enne, è nato circa venti giorni fa a 28 settimane di età gestazionale e oggi pesa appena 1.210 grammi.
L’intervento è tecnicamente riuscito, anche se bisogna attendere il periodo post- operatorio per poter sciogliere definitivamente la prognosi.
Ringraziamenti da parte del direttore del presidio stabiese Massimo Maiolo all’equipe del Monaldi guidata dal professore Oppido.

ALL’OSPEDALE DI NOLA: ATTIBO L’AMBULATORIO PER PAZIENTI PORTATORI DI STOMIE

Arriva un’importante novità per l’assistenza sanitaria nell’area nolana dove nel reparto di chirurgia generale dell’Ospedale di Nola diretto dal dottor Lorenzo Capasso è attivo, da maggio, l’ambulatorio per pazienti portatori di stomie con la presenza di esperti nella gestione della loro condizione, non ultima quella di carattere psicologica.
La stomia, la cosiddetta borsetta temporanea o permanente, si rende spesso necessaria in concomitanza con alcune patologie che interessano l’intestino in cui non è opportuno, o non è possibile, ripristinare tramite intervento chirurgico il naturale percorso alimentare.
Un progetto realizzato grazie all’impegno dei dirigenti medici e del personale sanitario della chirurgia generale dell’ospedale di Nola. Tra questi, oltre il primario Capasso, il dottor Guido Lombardi responsabile esecutivo del progetto e lo stomaterapista Alfredo Sperindeo.
Forte impulso all’iniziativa è stata data dalla direzione strategica aziendale Asl Napoli 3 Sud con il direttore generale Giuseppe Russo.
L’accesso al servizio è possibile attraverso una semplice prenotazione presso il centro unico di prenotazione (Cup) dell’ospedale di Nola con ricetta medica e pagamento del solo ticket sanitario se dovuto.
“L’attivazione di un ambulatorio che serve un ampio bacino d’utenza è un grande risultato per la sanità nell’area nolana e dell’intero territorio aziendale” afferma il direttore Giuseppe Russo.

“Il confezionamento di una stomia – ricorda il primario Capasso – rappresenta, in molti casi, l’unico modo per sopravvivere ad una malattia (spesso tumorale) o ad un incidente. Il paziente stomizzato vive con preoccupazione la dimissione dall’ospedale, poiché la gestione della stomia può risultare, soprattutto i primi tempi, difficile e, soprattutto psicologicamente, complicata, sia per lui, sia per la famiglia”.

AL “SAN LEONARDO” DI CASTELLAMMARE DI STABIA PROTESI D’ANCA A UN UOMO DI 101 ANNI

Il 29 aprile scorso presso il blocco operatorio dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia è stata impiantata ad un paziente, F. S. di 101 anni residente a Torre Annunziata, una protesi di anca biarticolare.
L’intervento, eccezionale per l’età del paziente, conseguente ad una frattura sottocapitata del collo del femore, è stato eseguito dal primario del reparto di ortopedia del presidio ospedaliero stabiese Roberto Cirillo, coadiuvato dal dottor Lorenzo Panico.
Il paziente è stato sottoposto ad anestesia loco regionale praticata dagli specialisti Mario Salvatelli e Vincenzo Tarasco.

Il 101enne ha iniziato subito la fisioterapia presso lo stesso reparto di ortopedia e dopo pochi giorni riesce già a stare all’impiedi ed è in buone condizioni.
L’importante risultato è stato ottenuto grazie al lavoro di equipe svolto dal personale medico e infermieristico del blocco operatorio in collaborazione con quello del reparto di ortopedia del San Leonardo.
A Castellammare, nel 2023, le fratture di collo femore trattate in pazienti anziani ultra sessantacinquenni sono state 205, la quasi totalità con esito positivo.
Numeri significativi raggiunti grazie all’impegno degli operatori sanitari, ma anche al lavoro incessante della direzione strategica e di presidio nell’ottica di assicurare servizi sempre più afficaci ai cittadini dell’Asl Napoli 3 Sud.

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