Capri, il G7 rischia di “ingabbiare” le libertà di cittadini e turisti
CAPRI – Il G7 in arrivo a Capri “rischia di pregiudicare sia la libertà di spostamento dei cittadini sia quella di godere delle bellezze naturali da parte dei turisti. E’ una criticità annunciata” a dichiararlo è il CEO di Capri Watch Silvio Staiano in un lungo e dettagliato esposto inviato oggi al Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza, al Primo Dirigente della Questura di Napoli della DIGOS, al sindaco di Capri Marino Lembo, al Comandante della Polizia Municipale Daniele De Marini ed al presidente dell’Ascom Capri Luciano Bersani, a seguito di un increscioso episodio accaduto mercoledì nei locali deposito del rinomato brand caprese.
L’imprenditore Silvio Staiano nel descrivere dettagliatamente i fatti che hanno visto protagonista la propria azienda, come ben descritto nell’esposto presentato, racconta di una inverosimile intrusione non autorizzata nei propri locali adibiti a deposito da parte di alcune persone di identità ignota che dopo aver varcato un cancello secondario percorrevano le scale che conducono alla porta di accesso ai locali deposito.
“Queste persone in borghese e non riconoscibili – ha denunciato Staiano – e palesemente non capresi, hanno guadagnato l’ingresso di tali locali dove viene custodita merce di ingente valore, le stesse affermano di appartenere alla Polizia ma, senza indossare alcuna divisa, senza mostrare alcun distintivo, e senza esibire alcun documento e/o richiesta formale inerente all’attività per cui agivano, inverosimilmente, senza essere invitati a farlo e senza alcuna autorizzazione né dei presenti e né dell’Autorità, si introducono sorprendentemente per oltre cinque metri, in modo illecito, nei locali generando panico e preoccupazione nei dipendenti presenti ‘presi a tradimento’ dalle imprevedibili circostanze e modalità adottate.
Soltanto a quel punto, dopo aver commesso numerose infrazioni e violazioni, dopo aver dichiarato di essere degli agenti della Digos, comunicano che il motivo della loro ‘intrusione’ era legato ad una non meglio specificata esigenza di dover censire le persone che lavorano in sede”.
“I dipendenti, posti in uno stato di soggezione e confusione dettata dall’anomala condotta degli agenti, non sanno cosa fare.
Purtroppo, in quei frangenti, non sanno più come comportarsi trovandosi ben 3 persone all’interno dei magazzini, senza essere certi della loro identità, in violazione delle regole aziendali che vietano, anche per fini assicurativi, la presenza di estranei all’interno dei magazzini merci – spiega ancora il CEO di Capri Watch – generando ulteriore ansia e frustrazione nei dipendenti.
Soltanto dopo alcuni minuti, all’arrivo del Comandante della Polizia Locale, Tenente Daniele De Marini, che indossava la divisa, ci fu finalmente la conferma di trovarsi di fronte ad un controllo ufficiale, ma tale presenza non fu sufficiente a legittimare quell’ingiustificata invasione della proprietà privata appena avvenuta.
Di seguito, correttamente, i dipendenti presenti fornirono come richiesto le loro generalità. Ricevendo, infine, una ferma ammonizione con cui, gli agenti della Digos, paventavano l’ipotesi che: “tutti i dipendenti di cui non fornirete le generalità, durante i giorni del G7, non si potranno recare al lavoro”. Incredibile. Attraverso queste iniziative improvvide si stanno creando addirittura le condizioni di violare gli artt. 1 e 2 della Costituzione”.
Infine, sul prossimo G7 in programma a Capri, Silvio Staiano di “Capri Watch” coglie l’occasione per sottolineare che “ospitare il ‘G7’ in un luogo ameno come Capri appare una scelta poco accorta e per nulla lungimirante rispetto allo sviluppo turistico che, anziché evolvere, involve per effetto delle innumerevoli misure restrittive che saranno, inevitabilmente, applicate per garantire la sicurezza degli esponenti Politici Internazionali.
Si narra infatti che Capri verrà invasa da oltre cinquecento uomini appartenenti alle varie forze dell’Ordine, di interi alberghi prenotati per essi, che ‘sottrarranno’ posti letto e spazi nei pubblici esercizi a quelli che, normalmente, sono i Clienti del ‘Grand Tour’ internazionale, che unitamente ai cittadini ed ai lavoratori saranno oppressi e mortificati nella libertà di godere delle bellezze di Capri e di passeggiare liberamente e non sottostare a controlli e ‘posti di blocco’ continui.
Il silenzio istituzionale e la relativa assenza di comunicazione verso i cittadini e verso i responsabili delle attività produttive circa le regole che saranno applicate la dicono lunga su quanto potrà accadere durante i lavori del G7”.