A Villa Fondi con Alfina Scorza: lettere a Jo March e Carolina Picchio
Piano di Sorrento (NA) A Villa Fondi il 29 dicembre, con inizio alle ore 19.00 concerto dell’Alfina Scorza Quartet, l’evento rientra in quelli organizzati e promossi da “Progetti d’Autore” con il Comune di Piano di Sorrento, introdurranno la cantautrice Mariella Nica e Franco Maresca. Il progetto musicale dell’artista Alfina Scorza s’intitola “Le Lettere di Jo”, rappresenta il suo secondo album ed è ispirato a Jo March, il personaggio anticonformista e ribelle di ‘Piccole donne’ (1868) capolavoro letterario di Louisa May Alcott. Alfina, infatti, canterà nove storie di donne, in alcuni casi tristemente quotidiane. I brani hanno i colori del mediterraneo e il timbro del tango, riecheggiano melodie arabeggianti, in un suono complessivo che esalta le indubbie doti vocali ed espressive dell’artista salernitana. Le tematiche di queste “lettere a Jo” declinano colori e sentimenti legati a matrimoni e relazioni infelici (La sua vanità, Quadro imperfetto, Ma quando scende la sera) come al delicato rapporto madre-figlia (nell’autobiografica Lettera), quindi rapporto tra una donna ed il mondo del lavoro (Così sia) fino ai ricordi della terra natia di un’italiana emigrata in Argentina (nell’intenso tango di Rosamarina, firmato da Andrea Parodi). Una menzione particolare la dobbiamo a “Svegliali tu“, brano che racconta la storia di Carolina Picchio, quindicenne vittima di cyberbullismo, suicidatasi la notte, tra il 4 e il 5 gennaio 2013: la fragilità di adolescente prende il sopravvento e “Caro” si toglie la vita in seguito alla pubblicazione di un video sui social network in cui appariva discinta ed incosciente. Conclude la selezione una cover di “Storia d’amore” di Adriano Celentano. Ho avuto la fortuna di ascoltare qualche anno Alfina a Positano sul sagrato della Chiesa Madre, l’angolo della piazza con affaccio sulla spiaggia, con le luci delle imbarcazioni alla fonda che facevano da contraltare a quelle delle stelle in cielo, era spazio scenico ideale per lo stile elegante e raffinato di Alfina Scorza che mi ricordava e ricorda molto la voce altrettanto seducente di Anna Oxa. Penso che Alfina Scorza sia una delle interpreti più interessanti della sua generazione, salernitana, laureata in canto jazz al “Cimarosa” di Avellino, vincitrice del “Bruno Lauzi” (Anacapri, 2011), del “Premio Bindi” (2015) ed esperienze a “Il Tenco ascolta” del Club Tenco, per citare solo alcune voci tratte dal suo invidiabile curriculum, sa conquistare il pubblico, anche quello più esigente, la sua voce non intrattiene, incanta. di Luigi De Rosa