L’umorismo in frac dell’ensemble d’archi Il Cinquetto a Sorrento
Sorrento (NA) Martedì Primo agosto al via il quinto appuntamento con la rassegna Sorrento Classica Festival XVI edizione, organizzata e promossa dal Comune di Sorrento e dalla S.C.S. Società dei Concerti di Sorrento, che ci proporrà lo spettacolo “Burlesque, Satira e Parodie della Musica Classica” con Il Cinquetto celebre ed esilarante ensemble d’archi, unico per formazione, genere e programma, composto da cinque professori d’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, il teatro dell’Opera più antico d’Europa: Giuseppe Carotenuto – violino, Angelo Casoria – violino, Salvatore Lombardo – violino, Nicola Marino – violino, Gianni Stocco – contrabbasso. Musicisti attivi nel campo della musica classica, da camera, sinfonica e operistica, legati da una complicità musicale “fuori dagli schemi”. L’idea de Il Cinquetto nasce dal gioco e dall’affiatamento dei suoi membri che, durante le prove e dietro le quinte del teatro più antico d’Europa, si ritrovano insieme per riprendere i temi musicali delle composizioni in programmazione e “rivederli” in modo parodistico, esagerandone i tratti tematici con un’interpretazione del tutto personale, volutamente buffa e simpatica. Ogni brano sarà, infatti, inframmezzato da una spiegazione di ciò che si eseguirà e, utilizzando la comicità, si farà notare il profilo psicologico degli strumentisti in genere: dalla vanità dei primi violini di un’orchestra, sempre in primo piano, al senso di frustrazione dei contrabbassisti che si identificano con la goffaggine del loro strumento, manifestando un atteggiamento buffo, a volte permaloso e borioso, ma alla fine sempre genuino e simpatico. Nel linguaggio anglosassone il termine suonare è lo stesso di giocare, quasi ad indicare come il fare musica sia espressione di una cultura volta al divertimento sano, piacevole, edificante per chi la esegue e chi l’ascolta. Cinque amici dunque che giocano con i propri strumenti e si divertono con la musica che fanno, cinque persone che dialogano amichevolmente e con umorismo rileggono quello che dalla tradizione classica hanno ricevuto, cinque voci che raccontano anche ai più lontani una storia fatta di musica, musica diversa, divertita, divertente.
A cura di Luigi De Rosa