Piano di Sorrento – L’invito di don Antonino D’Esposito ai fedeli a partecipare alla Novena in onore San Michele Arcangelo
Piano di Sorrento – Don Antonino Esposito, il nuovo amministratore parrocchiale della Basilica di San Michele Arcangelo, ha invitato i fedeli a partecipare alla Novena in onore del Santo Patrono di Piano di Sorrento, citando la celebre locuzione latina, Quis ut deus? che è tradizionalmente riportata sullo scapolare e sullo scudo dell’Arcangelo. “Chi è come Dio?” è la domanda che l’arcangelo stesso rivolge a Lucifero, quando gli si scaglia contro. Don Antonino Esposito invita a coglierne il senso profondo, l’invito a non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà della vita o alle tentazioni del male. “San Michele Arcangelo ci ricorda che nessuno è come Dio, che il suo amore è più grande di qualunque cosa, bisogna raccogliere in questi giorni questo messaggio di speranza per la nostra vita“, aggiunge il parroco originario dei Colli di San Pietro. “Michele” deriva dall’ebraico Mi-ka-El che significa “chi è come Dio?”. “Arcangelo” deriva invece dal greco ed è una parola composta da àrchein, “comandare” e ànghelos, “messaggero”. Quindi gli Arcangeli, e Michele in particolare, sono coloro i quali comandano gli altri angeli. Un tempo lui e Lucifero guidavano le milizie divine insieme, come i più fulgidi tra gli angeli, i più forti, coraggiosi, i più vicini a Dio. Apocalisse 12,7-8: 7 Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8 ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Dopo il tradimento di Lucifero, dopo la sua ribellione, la perfezione rappresentata da questi due angeli venne spezzata, e divennero acerrimi nemici. Michele fece della guerra contro il suo antico fratello la ragione della sua stessa esistenza, scacciandolo dal cielo, perseguitandolo attraverso i millenni, difendendo l’umanità dalle sue insidie e dalle sue tentazioni. Da allora l’Arcangelo Michele è divenuto il punitore di tutti coloro i quali si innalzano contro Dio, dei superbi, difensore della Fede, della Verità, della Chiesa stessa. Infine, secondo un’antica tradizione, San Michele Arcangelo sarà colui che suonerà la tromba del Giudizio annunciando la fine del Mondo.
A cura di Luigi De Rosa
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