Il 31 luglio a Villa Fondi “Il Canto notturno del viandante” interpretato dall’Aura Trio
Piano di Sorrento (NA) Domenica 31 luglio con inizio alle ore 21 si terrà il concerto “Il Canto notturno del viandante” interpretato dall’Aura Trio composto da Simona Foglietta (violino), Maria Antonietta Gramegna (violoncello) e Anna Rosaria Valanzuolo (pianoforte), tre musiciste molto apprezzate che si muovono con eleganza in quell’universo di dimensioni ridotte che è la musica da camera. Lo fanno con competenza grazie alla solida preparazione, ottenuta attraverso la frequentazione di maestri quali B. Canino, L. Cerroni, R. Aldulescu, C. Teodoro, B. Mezzena, P. Masi, K. Bogino, il Trio di Parma, il Trio di Trieste e l’Ars Trio di Roma. È il Comune di Piano di Sorrento a proporre l’evento nell’ambito della rassegna Estate Blu 2022 con l’organizzazione della S.C.S Società Concerti Sorrento e la Direzione artistica di Paolo Scibilia. Il Canto Notturno del Viandante (Wandrers Nachtlied) è una delle poesie più intense che siano mai state scritte da Johann Wolfgang von Goethe, che incise i primi versi nel settembre 1780 sulla parete di legno di un capanno montano nella Turingia. Vi tornò nel 1831, accompagnato da alcuni amici e, ritrovata l’incisione, commosso disse tra sé e sé: «Aspetta: presto anche tu avrai pace». La breve lirica è ispirata al tema Wanderlust, una parola tedesca intraducibile in italiano, in quanto racchiude un concetto complesso, un approccio particolare alla vita. È composta dal sostantivo Lust, voglia, e dal verbo wandern. «In tedesco spazieren è passeggiare, laufen é camminare, ma wandern contiene un senso di libertà, di spazi aperti e di avventure, ciò che crea un profondo rapporto con la natura e che è effettivamente un elemento fondante del sentirsi tedeschi», questo quanto scrivono Vanna Vannuccini e Francesca Predazzi in “Piccolo viaggio nell’anima tedesca” Il Viandante di Goethe è dunque un avventuriero dello spirito, colui che intraprende un viaggio volto alla scoperta di sé stesso e al raggiungimento della pace interiore fortemente desiderata. In questa poesia Goethe evoca in modo suggestivo la contemplazione di una scena notturna, in cui la natura appare silenziosa e pacifica. Emerge così il contrasto tra la quiete della natura e l’animo inquieto del Viandante. Il poeta assicura però che bisogna soltanto attendere un po’, prima di raggiungere la pace interiore (Aspetta: presto / anche tu avrai pace, vv. 7-8), in armonia con la pace del paesaggio notturno. La pace a cui il Viandante aspira ardentemente può alludere alla pace del riposo serale o a quella del riposo eterno, visto come liberazione dalle preoccupazioni della vita. Leggendo i versi di questo Canto si crea l’impressione di una ripresa dall’alto verso il basso, dalla distanza del cielo (Su ogni cima, v.1) alla vastità della vegetazione (Nel bosco, v.6) fino ad arrivare ai pensieri più intimi del poeta Viandante. Questa poesia è stata messa in musica dai compositori Franz Schubert, nel 1823, Franz Liszt, nel 1840, e Robert Schumann, nel 1850, quella che ci presenterà domenica sera l’Aura Trio è la composizione creata da Franz Schubert. La Penisola sorrentina da alcuni anni ha riscoperto e promosso il piacere di camminare lungo gli antichi sentieri segnati dai nostri avi, il concerto del 31 luglio mi auguro possa essere così motivo di riflessione sull’approccio che ogni “viandante” dovrebbe avere al sentiero, un approccio meno commerciale più Wanderlust e quest’invito non poteva trovare interprete migliore che nella musica del più romantico dei compositori tedeschi Franz Schubert.
di Luigi De Rosa