Villino bifamiliare di Fabrizia Ramondino con Arturo Cirillo

Arturo Cirillo con Sabrina Scuccimarra (ph Marco Ghidelli).

Arturo Cirillo con Sabrina Scuccimarra (ph.Marco Ghidelli).

Napoli – Nel 1981 raggiunse il successo con il romanzo autobiografico Althénopis, Premio Napoli 1981, pubblicato da Einaudi e molto apprezzato da Natalia Ginzburg e da Elsa Morante, sto parlando della scrittrice Fabrizia Ramondino, che dalle nostre parti, a Massa Lubrense, era di casa, di cui in questi giorni a teatro ripropone un inedito, riuscendo ad esaltarne la verve drammaturgica, Arturo Cirillo, che al San Ferdinando di Napoli presenta “Villino bifamiliare”. Nel testo, come sottolinea lo Cirillo che firma la regia,  “troviamo molto della passione politica e dell’ironia di questa autrice”. Il racconto è quello dell’incontro di due coppie di coniugi, che dividono un villino situato nell’Alto Adige, la Ramondino mette in relazione due mondi politici e sociali. Una coppia, composta da un ex alto dirigente, proveniente da un paese dell’est dopo il crollo del muro di Berlino e della fine dell’ideologia che lo alimentava, e da una fedele e pragmatica moglie, anch’essa dirigente se pur con una carica inferiore. L’altra coppia composta da un ex dirigente d’un partito politico di fede cattolica italiano, e sua moglie, donna bigotta e d’animo sognatore e sentimentale. La convivenza forzata di queste due coppie, in esilio, fa nascere tra loro delle relazioni che vanno dal conflittuale all’amoroso. Quelli che sono messi peggio sono i due uomini: uno sembrerebbe impazzito e tenuto in un altalenante stato di lucidità da sua moglie, anche grazie a tranquillanti ed eccitanti abilmente dosati, e l’altro, apparentemente paralitico e ormai incapace di parlare e forse anche d’intendere. Tra questi due relitti, le donne spadroneggiano conducendo una vicenda che si muove tra un gioco colto di citazioni, una introspezione tutta al femminile e un probabile giallo. Il tutto in quella dolenza che porta la nostalgia e il rimpianto e la netta sensazione d’avere un glorioso avvenire, ormai alle spalle”. L’opera, in replica al Teatro San Ferdinando fino all’8 maggio, vede lo stesso Arturo Cirillo impagnato sul palco con Sabrina Scuccimarra, Franca Penone, Rosario Giglio, Roberto Capasso, Francesco Roccasecca. Le musiche sono di Francesco De Melis
insieme a Zaccaria Barraco, Angelo Beltrame e Enrico Zanisi; i costumi invece di Gianluca Falaschi e Nika Campisi.

a cura di Luigi De Rosa

Link utili: https://teatrodinapoli.it/evento/villino-bifamiliare/

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