Lo straordinario canto trascendente di Hatis Noit
Londra – Tra le voci più belle e le interpreti più originali in circolazione a livello mondiale Hatis Noit il 24 giugno presenterà il suo LP d’esordio “Aura” (Erased Tapes Records ltd). Hatis Noit è una cantante giapponese proveniente da Shiretoko nell’Hokkaido, londinese d’adozione. Artista autodidatta, trova ispirazione dal Gagaku, musica classica giapponese, dagli stili operistici, dai canti bulgari, gregoriani, e dai cantanti d’avanguardia e pop. All’età di 16 anni, durante un viaggio in Nepal, a pochi metri dal luogo dove la tradizione vuole sia nato il Buddha, scoprì la sua vocazione. Durante una permanenza in un tempio femminile a Lumbini, una mattina, durante una passeggiata, Hatis Noit sentì qualcuno cantare, cercando la provenienza di quella melodia, scoprì che era una monaca a inneggiare al cielo canti buddisti, da sola. Il suono la commosse così intensamente che fu immediatamente consapevole del potere viscerale della voce umana; uno strumento primordiale e istintivo che ci collega all’essenza stessa dell’umanità, della natura e del nostro universo. Il nome stesso Hatis Noit è tratto dal folklore giapponese, è sta a indicare lo stelo del fiore di loto. Il loto rappresenta il mondo vivente, mentre la sua radice rappresenta il mondo degli spiriti, quindi Hatis Noit è ciò che collega i due. Per Hatis Noit, la musica rappresenta il mezzo per trasportarci dall’altra parte. Dopo aver partecipato a una cerimonia commemorativa a Fukushima il 31 marzo 2017, Hatis Noit ha iniziato a collaborare con il famoso artista visivo Nobumichi Asai realizzando un progetto intitolato Inori (preghiera) che ha presentato in anteprima dal vivo al Mutek Japan di Tokyo. Il 23 marzo 2018 ha segnato l’uscita mondiale del suo primo enigmatico EP Illogical Dance sempre con Erased Tapes. Le sue sono performance vocali incredibili. Hatis Noit crea mondi di canzoni unici con interpretazioni vocali trascendenti che decostruiscono e ricombinano allo stesso tempo la classica occidentale, il folk giapponese e l’atmosfera dell’ambiente della natura. Hatis Noit ha collaborato con Kevin Richard Martin alias The Bug, il NYX Electronic Drone Choir ed è apparsa in registrazioni del connazionale Masayoshi Fujita e del pianista ucraino e pioniere della musica continua Lubomyr Melnyk. È stata invitata da David Lynch a esibirsi al Manchester International Festival nel 2019, e lo stesso anno il suo spettacolo londinese è stato molto applaudito con la London Contemporary Orchestra al Southbank Centre. Segnalata da The Guardian come One To Watch nel 2020, Hatis Noit ha collaborato con il direttore della fotografia Vincent Moon per Elevate a Graz, in Austria, e ha lavorato a varie commissioni musicali su misura, tra cui Fernweh come suo contributo alla compilation Erased Tapes Music for ko.
A cura di Luigi De Rosa