Domani al Tam di scena Erica Mou con il suo nuovo album “Nature”

"Nature" by Erica Mou

“Nature” by Erica Mou

Dopo la bella presentazione del suo nuovo album “Nature”, “nel centro di prima accoglienza per giovani artisti”, questa la definizione con la quale Tosca ama presentare ai suoi ospiti l’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, splendida realtà romana per giovani musicisti e non solo, l’hub culturale per eccellenza di Roma Capitale, la cantautrice Erica Mou, al secolo di Erica Musci, ha presentato pochi giorni fa alla stampa le tappe del suo nuovo tour*, tra queste, vi segnalo quella di domani, 6 aprile 2022, al Teatro Tam di Napoli. Con “Nature” la talentuosa cantante pugliese, come nei precedenti album, gioca con le lingue e con sonorità, che si rivelano nuove, rispetto a quanto lei stessa ci ha proposto in questi dieci anni di carriera, vale a dire quelle della musica elettronica e sintetica, che, come sottolinea Marco Mennillo su Rockit, in alcuni momenti sembra trasformarsi in “un vestito multicolor appoggiato su una essenzialità compositiva che chi ha ascoltato gli altri dischi di Mou conosce e riconosce benissimo”. La stessa cantante pugliese ci illustra il concept che sta alla base di questo suo nuovo progetto musicale quando dichiara: “in qualunque lingua la si voglia leggere, Nature è una parola che racconta l’essenziale, il futuro e la pluralità, con sfumature diverse. In italiano ci dice della varietà degli esseri e dell’essere, in inglese parla della bellezza dell’universo, in francese sottolinea la mancanza di artificio, in dialetto pugliese allude alla sessualità che produce vita. “Nature” è una parola che etimologicamente, dal latino, è un verbo al futuro, una nascita senza fine”. Erica Mou è una delle cantautrici più interessanti del panorama musicale italiano, fin dall’album d’esordio, “Bacio ancora le ferite” (Auand Records di Marco Valente) seppe conquistare l’attenzione della critica, tant’è che sarà Caterina Caselli a proporle il primo contratto discografico per la sua Sugar Music. Segue nel 2012 la partecipazione al Festival di Sanremo nella sezione “Sanremosocial” con il brano “Nella vasca da bagno del tempo”, grazie al quale conquistò il Premio della Critica Mia Martini e il Premio della Sala Stampa Radio e Tv sezione Giovani. Seguiranno dieci anni di applaudite partecipazioni a festival nazionali e internazionali, esibizioni con artisti del calibro di Renzo Arbore, Lucio Dalla, Moni Ovadia, Lunetta Savino, Subsonica e Caparezza, una nomination al TRL Awards 2012 “Best New Generation” e una al David di Donatello per la miglior canzone originale. Non meno interessante il suo esordio da scrittrice con “Nel mare c’è la sete” (Fandango; 2020) dove l’autrice di Trani, scavando nel doppio fondo inaspettato di ogni coppia “perfetta”, riesce a far luce su certi rapporti d’amore, che sono perfetti solo nella forma ma non nella sostanza, infine, in questa breve e non completa carrellata di successi, merita menzione la partecipazione musicale allo spettacolo del 2021 “Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale” che porta la firma della giornalista Conchita De Gregorio, un progetto teatrale incentrato sull’esperienza della fine ma soprattutto sulla mancata accettazione della fine. Un’autrice Erica Musci poliedrica, appassionata e arguta, la poetessa Edith Södergran: fuoco e acqua in rapporto leale, e senza condizioni.
di Luigi De Rosa

*Il tour di Erica Mou 2022: http://ericamou.com/

Stampa