“Cascina Roma Fotografia” presenta la mostra “Connessioni: Diritti, ambiente e conflitti”
“Cascina Roma Fotografia” presenta a San Donato Milanese “Connessioni: Diritti, ambiente e conflitti”, quattro grandi fotografi internazionali a diverso titolo hanno esplorato le tematiche ambientali, i diritti dei popoli indigeni all’autodeterminazione e il business delle armi. Tra le sale di “Cascina Roma Fotografia” e gli spazi pubblici outdoor sono in mostra le fotografie di quattro narratori del mondo contemporaneo tra i più attenti e coraggiosi fino al 22 maggio 2022. Gli autori sono Ami Vitale con “Storie che fanno la differenza”, Nikita Teryoshin con “Niente di personale – Il back office della guerra”, Pablo Ernesto Piovano con “Il risveglio di voci antiche” e Vincent Tremeau per OCHA con “Un giorno, io sarò”. Alle fotografie di Ami Vitali è affidato il compito di descrivere le relazioni tra animali e esseri umani e i rischi che questa vicinanza comporta in termini di estinzione che molte specie rischiano, tra questi il panda di cui Ami Vitali ha seguito per anni la vita segreta. Nikita Teryoshin ci porta invece dietro le quinte del business mondiale della difesa e il back office della guerra, esattamente l’opposto di un campo di battaglia: un parco divertimenti per adulti con alcol, finger food e armi luccicanti. Qui i cadaveri sono manichini o pixel sugli schermi di enormi simulatori, le foto sono state scattate in Europa, Africa, Asia, Nord e Sud America (Polonia, Bielorussia, Corea del Sud, Germania, Francia, Sudafrica, Cina, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d’America, Perù, Russia, Vietnam e India). L’obiettivo ultimo del progetto di Nikita Teryoshin è di porre l’attenzione sulla dimensione globale di questo business. Pablo Ernesto Piovano racconta la lotta della comunità Mapuche in Sudamerica, in particolar modo in Argentina e Cile. I Mapuche sono stati prima combattuti dalla Corona spagnola e poi semi sterminati tra il 1860 e il 1885 a seguito di campagne militari dei nascenti stati nazionali. Attualmente sono protagonisti di una rivolta senza precedenti in difesa della “madre terra”, essi si stanno opponendo a progetti estrattivi di diversi tipi: silvicoltura, estrazione mineraria, idroelettrica e petrolifera per questo motivo, visti gli investimenti milionari delle multinazionali, gli stati argentino e cileno hanno iniziato una nuova crociata contro il popolo Mapuche, che include omicidi e una sistematica persecuzione attraverso la giustizia e i media. Le violazioni dei diritti umani sono all’ordine del giorno. Chiude la mostra Vincent Tremeau con un progetto voluto dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), che racconta i sogni delle bambine intrappolate nei conflitti. Una persona su 70 è coinvolta in una crisi umanitaria in questo momento, tra queste le più colpite sono bambine e ragazze, l’arte fotografica di Tremeau ha l’obiettivo di documentare ciò che viene spesso ignorato: le speranze e i sogni delle ragazze intrappolate nelle crisi. Le ragazze ritratte, infatti, sono di età compresa tra i 6 ei 18 anni, hanno indossato per farsi ritrarre oggetti o vestiti di fortuna per mostrare al mondo quello che vorrebbero diventare da grandi: dottoresse, insegnanti, giornaliste, pilote, poliziotte, imprenditrici e giocatrici di basket, sogni che la guerra potrebbe distruggere per sempre.
A cura di Luigi De Rosa
Per informazioni: info@cascinaromafotografia.it