Zurino al Ministro Di Maio: creiamo la figura professionale dell’export manager
“Le idee camminano sulle gambe degli uomini”. Lorenzo Zurino, Presidente del Forum Italiano dell’Export deve aver pensato a questa famosa frase di Pietro Nenni per ideare un grande e strutturato progetto di professionalizzazione della figura dell’export manager. Un’intuizione che ha convinto il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio a sostenere la creazione di un vero e proprio gruppo di lavoro specifico presso il Ministero degli Esteri, per il quale lo stesso Zurino definirà nelle prossime settimane alla Farnesina tempi e modalità di costituzione.
Un passo molto importante per offrire al mondo dell’export italiano figure professionali caratterizzate da una spiccata competenza, frutto di una formazione rigorosa e alla quale contribuiranno tutte le principali istituzioni che operano a vario titolo nel mondo dell’export, da Simest a SACE da CDP a ICE, dalle autorità portuali alle società di gestione aeroportuale, all’Agenzia delle Dogane. Quello della competenza è un tasto sul quale Zurino batte da sempre perché consapevole che, senza professionalità adeguate, il sistema economico italiano non potrà dispiegare tutte le proprie potenzialità sui mercati internazionali ed utilizzare nella maniera migliore le risorse dedicate alla promozione del Made in Italy.
Una valutazione pienamente condivisa dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha chiuso a Marsala la terza edizione degli Stati Generali dell’Export, creatura ideata da Zurino per dare vita ad un vero e proprio Think-thank dedicato a mettere allo stesso tavolo aziende, istituzioni italiane e straniere, media, accademici protagonisti dell’export e del Made in Italy.
L’idea ha riscosso un grande successo fin dalla prima edizione e a Marsala c’è stata la definitiva consacrazione con oltre 380 aziende, 56 amministratori delegati tutti rigorosamente in presenza come da indicazioni di Zurino che ha pensato all’appuntamento siciliano come ad un evento in cui tornare a parlarsi faccia a faccia, dopo la lontananza forzata imposta dal COVID. A Marsala il Forum Italiano dell’Export si è confermato come una preziosa piattaforma di incontro e di formazione, totalmente gratuita, nata dalle imprese e per le imprese e la risposta entusiastica non solo di importanti amministratori delegati ma anche di piccole e medie aziende ha testimoniato la lungimiranza della formula.
Le aziende partecipanti hanno infatti avuto l’opportunità preziosa di interagire con autorità italiane e straniere che operano quotidianamente nel mondo dell’export e alle quali hanno sottoposto questioni concrete. Un’esigenza fortemente avvertita dallo stesso Zurino che, da self-made man, con la sua The One Company in 12 anni è riuscito a posizionarsi tra le prime Aziende in Italia specializzate in Sviluppo di Mercati Esteri e Commercio Estero, soprattutto in USA al quale negli ultimi anni, ha aggiunto Israele, ed Australia
“Sono estremamente lieto che il Ministro Di Maio abbia sposato il progetto per la professionalizzazione dell’export manager che si configura come una naturale evoluzione del Patto per l’Export fortemente voluto dal Ministro stesso. Il Patto ha rafforzato la nostra capacità di promuovere e vendere il Made in Italy all’estero aprendo anche orizzonti commerciali non ancora pienamente esplorati – ha commentato Lorenzo Zurino – E’ giunto il momento di lavorare all’evoluzione di questa eccellente visione politica e manageriale ed il gruppo di lavoro che si costituirà presso la Farnesina è lo strumento giusto perché riunirà tutti gli attori che fanno parte del processo di esportazione. Nessuno è in grado di formare i futuri professionisti dell’export meglio di chi quotidianamente, sia dal lato delle imprese che da quello istituzionale, opera per il successo del Made in Italy nel mondo. La figura dell’export manager adeguatamente formata sarà fondamentale per una crescita strutturata e non episodica dell’export nazionale”