Oggi Antonino Caponnetto compirebbe 101 anni
di Michele De Gaudio
Ci bastò quell’abbraccio fresco, intenso, prolungato sul lago di Como per renderci inseparabili.
“Caro Nino, mi hai insegnato che fare il proprio dovere, avere sentimenti e ideali sono indispensabili per rendere migliore il mondo. Ma hai aggiunto che l’effettivo cambiamento avviene quando sentimenti e ideali vengono praticati. È utile credere nella giustizia, ma, se non la riempiamo di contenuti nel nostro quotidiano, se non ci impegniamo per renderla reale, anche quando la legge la nega, anche quando sono palesi le ingiustizie sociali, allora possiamo ritenerci perbene solo in apparenza, non nella sostanza. Ovviamente non dobbiamo violare le regole, ma eliminare quelle ingiuste attraverso il metodo democratico, incriminare e condannare non solo gli emarginati, ma anche i potenti. Il nostro amore, la nostra amicizia devono essere fondati sulla verità e dobbiamo credere disinteressatamente nei valori costituzionali, altrimenti nel nostro cuore s’insinua la notte dell’esteriorità, della vanità, dell’ipocrisia. Ecco, Nino, hai dimostrato che non ci sono cose realmente possibili che non si possono attuare, hai smentito chi ne ostenta impossibilità solo come alibi per la sua ignavia, viltà o disonestà. Le tue idee, comuni a Giovanni e Paolo, continuano a camminare sulle mie gambe e su quelle delle ragazze e dei ragazzi. Grazie, Mic”.