BareFooting dalla Nuova Zelanda il nuovo approccio ai sentieri delle due costiere
Vi piacerebbe affrontare il mitico “Sentiero degli Dei” a piedi nudi? Credete sia impresa impossibile o sconsigliabile? Ebbene la scienza medica e una nuova pratica sportiva nata dall’altra parte del Mondo ha dimostrato che camminare a piedi nudi offre molti vantaggi, certo l’approccio dovrà essere graduale ma i benefici psicofisici molteplici. Vi stiamo parlando del BareFooting che è nato in Nuova Zelanda per diffondersi poi dagli Stati Uniti finanche in Europa, coloro che lo praticano sono chiamati anche gimnopodisti o nati scalzi, a questo proposito potrete approfondire la conoscenza di questa pratica linkandovi al sito di una delle associazioni italiane più importanti, www.nati-scalzi.org. Dunque il BareFooting è una vera e propria filosofia di vita, più che una disciplina, si rivolge alle persone che amano camminare a piedi nudi. Fin dalla notte dei tempi gli esseri umani hanno vissuto scalzi: l’abitudine al contatto con il terreno permetteva loro di avere una pianta forte e resistente, senza che il piede provasse fastidio. In età moderna fino circa agli anni ’60, soprattutto nei mesi caldi, in Europa e negli Stati Uniti erano in molti a fare a meno delle calzature, almeno finché l’assenza di queste ultime non venisse identificata con la povertà, questo aspetto socioculturale ha determinato la svolta verso l’uso “eccessivo” delle scarpe. In tempi più recenti, la tendenza a camminare a piedi nudi è stata gradualmente ripresa da coloro che hanno avvertito la voglia o l’esigenza di riscoprire le sensazioni legate alla libertà di muoversi senza costrizioni.
Sono molteplici i vantaggi del vivere a piedi nudi: dalle sensazioni al contatto con i vari tipi di terreno alla rapidità con la quale si possono asciugare in caso di pioggia, alla pulizia veloce e all’assenza di sudore e quindi di cattivi odori. Ma il valore aggiunto del BareFooting è quello offerto dalla incomparabile sensazione di libertà. Attività adatta a tutti, senza limiti di età, il Barefooting si può scoprire in qualsiasi momento della vita ma l’approccio dovrà essere graduale, meglio se nel periodo estivo. Il camminare scalzi, aiuta tutto il corpo ad attivare una migliore termoregolazione e a resistere quindi a temperature rigide senza bisogno di coprirsi eccessivamente poiché l’attivazione della circolazione sanguigna è in grado di creare da sé il riscaldamento degli arti. Dopo che la pianta del piede si sarà abituata ed irrobustita, potrete sperimentare superfici sempre più impegnative, passando dalla sabbia o l’erba alla terra e successivamente alla roccia. I piedi sono un complesso intreccio di muscoli, tendini e terminazioni nervose per mantenerli in forma bisogna allenarli costantemente. Calzare sempre delle scarpe non aiuta, anzi pregiudica spesso il naturale sviluppo di una parte fondamentale del corpo umano. Le patologie plantari si possono risolvere naturalmente entro i primi anni di età, semplicemente favorendo la camminata a piedi nudi. Anche piedi adulti e malandati possono beneficiarne: calli, dita a martello, alluce valgo, duroni sono spesso curabili semplicemente dedicando un po’ di tempo della giornata ad una sana camminata a piedi nudi, tanto più se si indossano normalmente scarpe costrittive o, nel caso delle donne, calzature con tacchi alti ove questi ultimi, peraltro, provocano facilmente gonfiore e tensioni muscolari. La camminata scalza attiva in maniera straordinaria tutta la muscolatura di cosce e glutei come provano tanti sport che vengono praticati a piedi nudi: il beach volley, il pilates, lo yoga, il karate e il judo. Dunque anche nelle due costiere, amalfitana e sorrentina, a breve vedremo all’opera dei provetti BareFooter Hikers che si cimenteranno sui sentieri, sarà un modo nuovo e antico allo stesso tempo, per godere di questa terra ricca di panorami fantastici.