La moda ai tempi del Covid
di Giorgia Maresca
“Amore ai tempi del covid”, persone disperate per la lontananza. Economia in crisi, esercizi commerciali in difficoltà. Concerti annullati, teatri chiusi. Ma molte, moltissime iniziative splendide per portare avanti l’arte anche da lontano. Parliamo di musei con tour online e celebrità pronte ad esibirsi per i loro amati fan anche da lontano.
E quindi arte, musica, spettacolo; pandemia o meno il mondo va avanti e l’arte, una passione così legata ai sentimenti, non si sarebbe mai potuta fermare in un momento colmo, seppur complicato, di emozioni.
Impossibile nel “nostro” mondo, fatto di fashion blogger ed influencer, dove un bel vestito rende “migliore” agli occhi del mondo, mettere da parte lo stile.
“La moda ai tempi del covid”: strategie ingegnose degli stilisti per non rinunciare, pur se intrappolati nelle nostre quattro mura, ad essere “favolosi”.
Se le grandi firme, certamente anche loro in difficoltà, avevano comunque le spalle coperte da anni di successi, sono stati i piccoli marchi emergenti a dover creare uno spiraglio per far sentire la propria voce. Molti ci sono riusciti.
Tra questi spiccano le creazioni del GCDS di Giuliano e Giordano Calza.
La loro idea? Se i compratori non possono partecipare alle sfilate, che siano dunque queste ad andare da loro.
Quindi ecco accontentati tutti gli amanti della moda, con sfilate all’ultimo grido da ammirare nella comodità del proprio sofà.
La genialità della coppia però non si ferma qui, non parliamo infatti di semplici modelli su una passerella, ma di avatar.
Si dice che chi “non osa nulla, in nulla speri”.
In questo caso osare ha dato i suoi frutti. Gli stilisti non si sono limitati a ricreare il passaggio degli indossatori sulla passerella, ma hanno dato vita ad un vero e proprio evento con spettatori di rilievo, come Chiara Ferragni e Gilda Ambrosio, anch’essi computerizzati.
“Out Of The World”, un evento totalmente digitalizzato, una rivoluzione nel mondo della moda, un azzardo forse ma dal successo strabiliante.