Covid-19, con meno muscoli più complicazioni
Milano – Una massa muscolare ridotta può favorire complicanze nei pazienti ricoverati per Covid19. Queste le conclusioni di uno studio coordinato dagli IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) milanesi “Ortopedico Galeazzi” e “Policlinico San Donato” al quale hanno partecipato numerosi ospedali. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Radiology.
L’obiettivo della ricerca, spiegano dall’Università di Milano e dal Gruppo San Donato, era stabilire quanto la ridotta massa muscolare fosse predittiva di decorso clinico sfavorevole nei pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari o in terapia intensiva, nel corso della prima ondata pandemica. Nello studio retrospettivo (dati raccolti dal 21 febbraio al 30 aprile 2020) sono stati inclusi 552 pazienti di cui 364 uomini, con età media di 65 anni. L’analisi si è basata su un modello statistico che ha incrociato le informazioni relative allo stato della muscolatura paravertebrale, ottenute tramite Tac toracica eseguita all’ingresso del paziente in ospedale per verificare la presenza di polmonite, con alcuni dati fisici e clinici di ciascun paziente.
E’ stata osservata un’associazione significativa tra la ridotta massa muscolare e l’insorgenza di complicanze da Covid. L’analisi ha preso in esame età, sesso, indice di massa corporea, estensione della polmonite, stato muscolare, eventuali malattie concomitanti broncopolmonari, cardiovascolari, neurologiche e oncologiche, diabete, insufficienza renale e indici derivati dagli esami di laboratorio. Lo stato muscolare deficitario si è rivelato un forte predittore indipendente sia del ricovero in terapia intensiva sia del decesso. E’ noto come una ridotta massa muscolare rappresenti un fattore prognostico negativo in molte patologie, in particolare in ambito oncologico, ricordano i ricercatori. Ora è stato dimostrato che quest’associazione sfavorevole si verifica anche nei malati Covid.Le Tc toraciche eseguite sui pazienti con l’infezione ci hanno dato la possibilità di avere accesso a una fonte preziosa d’informazioni relative allo stato dei muscoli paravertebrali, sottolinea Luca Maria Sconfienza, responsabile dell’Unità di Radiologia diagnostica e interventistica del Galeazzi e professore all’università Statale di Milano.
Questo ci ha permesso di validare la nostra ipotesi, ovvero che la ridotta massa muscolare sia un fattore rilevante da considerare nei pazienti Covid, come già accade per altre comorbidità. Questi risultati potrebbero essere utili ai colleghi clinici impegnati nei reparti Covid.