“L’uomo pesce” taglia un nuovo traguardo
UDINE – “L’uomo pesce”, Fabrizio Pagani torna sul tetto del mondo. L’atleta ternano,infatti, a Lignano Sabbiadoro (UD) ha messo a segno un nuovo record iridato in apnea percorrendo, a rana, la distanza di 77,27 metri in 2’14’’40, tutto questo in occasione dell’evento “Speciali, diversaMente”, riservato ad atleti con disabilità diverse, organizzato dalla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato). Fabrizio Pagani è riuscito nell’impresa di superare nuovamente il limite mondiale certificato dalla CMAS (Confederazione Mondiale Attività Subacquee) e si è reso protagonista di un’impresa sportiva a 53 anni. E’ pensare che l’atleta di Terni a 33 anni aveva rischiato di morire in un grave incidente con la moto, che comportò l’amputazione della gamba destra e la parziale compromissione della funzionalità del braccio destro. Nonostante queste disabilità, Fabrizio Pagani, che era stato un fortissimo pilota di quad, si è reinventato quasi per gioco apneista inanellando una serie straordinaria di record del mondo compreso quest’ultimo ottenuto durante lo stage della FIPSAS a Lignano Sabbiadoro. Un atleta che fa parte di quella categoria di uomini veramente speciali, insomma un altro degno erede di Alex Zanardi. “Quello di oggi, spiega Pagani, è il terzo record del mondo che riesco a stabilire. L’acqua è di fatto il mio elemento, quello che riesce a regalarmi tranquillità e libertà, quello dove l’espressione del corpo si mescola con la forza dei muscoli. Scendere in acqua, confrontarsi con la sua densità e trovare il giusto equilibrio tra lunghezza percorsa, sforzo fisico e corsa contro il tempo è un traguardo straordinario. I miei allenamenti continuano, non si fermano con questo record mondiale; in Umbria vorrei portarne di nuovi. A noi manca il mare, non l’acqua”.
a cura di Luigi De Rosa