Covid, De Luca: “Chiedo al Ministro un confronto immediato e pubblico…”
Mentre il Ministero della Sanità si appresta a decidere quali Regioni classificare in fascia arancione o rossa all’esito dell’esame della situazione, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha dichiarato: “Stiamo assistendo in questi giorni, in queste ore, a vicende intollerabili:
– Uno sciacallaggio mediatico senza precedenti sulla sanità campana, teso ad accreditare l’idea di manovre oscure messe in atto per nascondere la realtà.
– Esempi di comportamenti scandalosi e irresponsabili sul piano delle competenze istituzionali e delle responsabilità personali. Sono clamorose e davvero insostenibili le immagini del lungomare di Napoli con assembramenti vergognosi e nella più totale assenza di ogni forma di controllo. Agli occhi dell’Italia basterebbero quelle immagini per motivare una zona strarossa al di là dei dati ospedalieri e sanitari.
– Il ripetersi di dichiarazioni indecenti da parte di gente che non ha mosso un dito in questo anno per esercitare una sia pur minima azione di contrasto al Covid.
-Dichiarazioni estemporanee di qualche “consulente” scientifico che continua ad esternare a ruota libera.
L’insieme di questi episodi richiede assolutamente una operazione verità a tutti i livelli. Essendo io l’unico che si è assunto la responsabilità di sollecitare già da mesi, in dissenso dal Governo, misure nazionali rigorose e unitarie per il contenimento preventivo del contagio, chiedo ora al ministro della Salute un confronto di merito e pubblico sui dati oggettivi del sistema sanitario campano, nell’ambito di una verifica generale e ineludibile dei dati di tutte le regioni d’Italia. E’ indispensabile la più assoluta trasparenza. Non abbiamo da occultare né da attenuare nulla di nulla. Credo sia interesse comune non tollerare zone d’ombra e verificare con chiarezza la realtà degli ospedali, delle terapie intensive, dei ricoveri, del tasso di mortalità, del personale.
Tutto questo, anche per rispetto del lavoro immenso fatto dal nostro personale sanitario, che ha fatto della Campania la regione con la più bassa mortalità Covid d’Italia. Tale lavoro non può essere svilito né dalle aggressioni mediatiche, né dagli esempi di irresponsabilità, che dovranno ricevere comunque risposte dure a tutela della vita dei nostri concittadini”.
La richiesta del Presidente De Luca è stata pienamente condivisa questa mattina dal Ministro della Salute Roberto Speranza.
In merito alla dotazione di posti letto ospedalieri dedicati alla rete COVID-19 e, in particolare, alle richieste di chiarimenti pervenute sul contenuto del messaggio che quotidianamente l’Unità di Crisi diffonde, si precisa quanto segue:
La Regione Campania dal mese di febbraio con distinti provvedimenti ha adottato specifiche misure di potenziamento della rete ospedaliera per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il dato odierno di 590 posti letto di terapia intensiva si riferisce all’intera dotazione di posti letto, pubblico e privato accreditato, realizzati e funzionanti che attualmente sono presenti in Regione Campania per far fronte all’intera richiesta di assistenza ospedaliera (Covid e non Covid). Si tratta della stessa dotazione di posti letto rilevabile nel flusso delle piattaforme ministeriali.
Si precisa che a febbraio i posti letto di terapia intensiva attivi in Regione Campania erano 335 e che in questi mesi ne sono stati realizzati e attivati altri 255.
Il dato di 3.160 posti letto di degenza fa riferimento al numero di posti letto che, nell’ambito della più ampia dotazione di posti regionali della rete ospedaliera, sono stati programmati quali posti letto da destinare ai pazienti COVID-19 comprendendo sia l’offerta pubblica che quella del privato accreditato.
Tutti i giorni l’Unità di Crisi dirama un bollettino relativo alla sola occupazione di posti letto dedicati ai pazienti affetti da COVID-19, sia di terapia intensiva che di degenza, riportando anche il totale dei posti letto di terapia intensiva della Regione Campania e dei posti letto di degenza dedicati al COVID-19.
Il dato dei posti letto dedicati ai pazienti COVID-19 non può essere fisso ed è variabile in relazione alla esigenza quotidiana che si manifesta.