La “sfida” della Ministra Lucia Azzolina in piena pandemia covid
Il Ministro Lucia Azzolina sta giocando una partita delicatissima sul fronte dell’emergenza-covid e delle attività didattiche in presenza mentre l’Italia (come tanti altri Paesi Europei) si trova nel pieno della seconda ondata pandemica e tutti gli esperti indicano nella drastica riduzione dei contatti interpersonali la strada maestra per scongiurare contagi a catena che non si potrebbero più fronteggiare. La Ministra però da questo orecchio non vuol sentire convinta che la scuola è in grado di superare questa prova grazie alle misure di sicurezza adottate sulla base dei protocolli previsti. Il problema però non riguarda strettamente ed esclusivamente l’ambito scolastico, piuttosto tutto quello che ruota intorno ad esso e in particolare all’esterno della scuola: a partire dal trasporto pubblico utilizzato da studenti e docenti per recarsi a scuola e dove gli assembramenti sono ordinaria amministrazione. Una promiscuità pericolosa come mostrano centinaia di video che circolano sulla rete dove si può notare, oltre all’affollamento, anche l’utilizzo dei passamano interni senza alcuna protezione e che possono agire da agenti infettanti ad altissimo potenziale di contagio. La pretesa della Ministra di bypassare il problema rivoluzionando il sistema dei trasporti per poter garantire la “didattica in presenza” è assolutamente velleitaria e dimostra un’oggettiva inadeguatezza ad affrontare consapevolmente questa gravissima emergenza pandemica.
Bene invece avrebbe fatto la Minstra a istituire la DAD per le scuole superiori, almeno fino all’Epifania per bypassare la criticità di questa fase, consentendo invece la “didattica in presenza” ai bambini delle scuole materno-elementari e medie che maggiormente abbisognano della frequenza in classe per acquisire gli elementi di base della formazione. Qualora dovesse scattare un lockdown nelle prossime settimane considerando le impennate quotidiane di contagi che si registrano ovunque (in particolare in Lombardia e Campania) sarà inevitabile bloccare anche le scuole e la responsabilità non potrà che ricadere tutta su una Ministra testarda che ha trasformato il contesto scuola in una sfida politica personale. Scuole superiori e Università dovrebbero ricorrere subito all’insegnamento a distanza col risultato di ridurre drasticamente il numero di persone circolanti sui mezzi pubblici. Ci vuole tanto a capirlo? Siamo in guerra con un nemico subdolo e per sconfiggerlo non gli dobbiamo prestare il fianco.