S’il vous plaît…manteniamo le distanze!
Che cosa ci ha lasciato di buono il lockdown pandemico da covid-19? Il quesito è legittimo, al di là delle ovvie implicazioni di carattere socio-economico, perchè il ritorno alla normalità e alla mobilità, quantunque frenato ancora dal distanziamento sociale e dalle mascherine qualche riflessione la stimola!
Partiamo dai “gesti aboliti“: la stretta di mano, il bacio-ribacio sulle guance, l’abbraccio a mezza persona, lo scambiarsi il segno della pace con tutti gli annessi e connessi che riguardano le manifestazioni relazionali umane comuni a quasi tutte le fasce d’età!
A dirla fuor dai denti queste “abolizioni” o, meglio, “sospensioni” sono quelle di cui dovremmo cominciare a fare naturalmente a meno per una questione di igiene interpersonale non essendo il covid-19 il solo agente infettivo trasmissibile attraverso il contatto.
Pensiamo per esempio al semplice raffreddore: etcì, trasmesso anch’esso da un virus, esattamente il rhinovirus. Il semplice fatto di starnutire spande in un raggio d’azione di diversi metri quadri miliardi di virus ad alta capacità di contagio. Ovviamente solo gli scostumati starnutiscono liberamente senza utilizzare un fazzoletto o semplicemente la mano per contenimento delle goccioline o, com’è diventata consuetudine, esplodendo nell’incavo del gomito, tra braccio e avambraccio, salvo contaminare l’indumento che andrebbe a sua volta immediatamente sanificato! Ma questo non ce lo spiegano i virologi ed epidemiologi!
I virus restano sulle mani dopo uno starnuto e qualunque cosa o persona tocchiamo resta contagiata diventando a sua volta potenzialmente infettiva. Basta scambiarsi in chiesa il gesto della pace, o stringersi la mano in un incontro di lavoro per acquisire il virus e inocularcelo inavvertitamente attraverso il gesto di portarci la mano alla bocca, agli occhi, al naso: insomma alle vie aeree d’elezione ai fini del contagio. Abolire quindi il “segno della pace” a prescindere dal covid è cosa buona e giusta e Papa Francesco si premuri di ordinarlo, così come le altre “effusioni di circostanza” che, se non ci trasmettono il covid, almeno un rhinovirus o un picornavirus responsabile dell’epatite A ce lo passano senza problemi…E che Dio ce la mandi buona! Sono un’infinità le malattie che possiamo contrarre per contatti fortuiti anche di pochi secondi tra estranei o conoscenti o colleghi. Pensiamo per esempio al Papillomavirus, agente patogeno del porro (omonimo del giornalista), alias verruche su mani, piedi e organi sessuali! Il contagio avviene per contatto, non solo con la persona infetta, ma anche con un asciugamani da questa utilizzata: qui l’incubazione può durare anche sei mesi… vatti poi a ricordare chi te l’ha passato il porro quando farà la sua bella e spesso anche fastidiosa comparsa!
Per scarsa igiene delle mani o utilizzando un asciugamano o un fazzoletto contaminato possiamo essere “aggrediti” dallo Stafilococco Aureo agente patogeno del comune orzaiolo che colpisce le palpebre generando un’infezione batterica dolorosa con qualche rischio oftalmico al punto da richiedere nei casi estremi anche l’intervento dell’oculista.
Quando sulle labbra compaiono quelle fastidiose, dolorose e antiestetiche vescicole note come herpes labialis, siamo di fronte ad un agente infettivo denominato Herpesvirus e il contagio avviene attraverso saliva e baci!
La stretta di mano può essere anche causa di una diarrea, soprattutto in ambito sanitario, e a provocarla è un batterio, il clostridium difficile. Meglio salutarsi, se proprio non basta il cenno di capo, pugno contro pugno che riduce la superficie di contatto rispetto alla stretta di mano, più o meno vigorosa che sia!
Anche alcune malattie di origine sessuale possono veicolarsi attraverso le mani e stringere una mano senza sapere dove la stessa sia stata in precedenza posta espone quindi a una serie di rischi di molteplice natura!
Il citomegalovirus è un altro subdolo nemico della nostra salute. L’uomo è l’unico serbatoio di infezione e la trasmissione avviene da persona a persona attraverso i fluidi del corpo: sangue, saliva, urina, lacrime, liquido seminale, secrezione vaginale e latte.
Per questo si trasmette facilmente nell’ambiente domestico e nelle comunità scolastiche per contatto da persona a persona prevalentemente tramite l’inalazione o l’ingestione di goccioline di saliva o di muco…e lasciamo perdere i contagi che avvengono attraverso il sangue!
E che dire delle micosi che sono in agguato in tutti gli ambienti, come per esempio piscine e palestre, proprio dove andiamo ad allenare e a rafforzare il nostro corpo?
Le unghie di mani e piedi, in particolare, rischiano di essere aggredite e contaminate e a farne le spese sono in particolare gli atleti e coloro che si allenano proprio con l’intento di rafforzare l’organismo, di rendere più attraente il corpo! E invece si ritrovano col fastidioso amico a fargli compagnia!
Insomma, come la si giri e la si rivolti, il rischio di contagio da covid è solo l’ultima di una lunga serie di agenti patogeni con cui quotidianamente conviviamo facendola franca o restandone contagiati, forse senza correre il rischio di rimetterci la vita come nel caso del covid-19, ma sempre dovendo affrontare la lotta per la sopravvivenza contro gli agenti infettivi che ci assediano ovunque e verso i quali occorre allertare le nostre difese naturali curandoci e prevenendo le occasioni di contagio, ma anche sopprimendo comportamenti sociali che, al di là della consueta formalità, ci espongono a tanti rischi di contagi di cui potremmo benissimo fare a meno! Ora non si tratta di sviluppare fobie generalizzate, ma il covid qualcosa pure ce lo deve aver insegnato: manteniamo le distanze, quel tanto che occorre e in tutti i sensi!