“Save the Queen” quella più piccola e preziosa!
“Save the Queen” questo il titolo scelto da Legambiente per una campagna a favore delle api in vista della giornata mondiale dedicata a questi preziosissimi insetti. L’iniziativa, spiegano i una nota i vertici dell’associazione, vuol informare i cittadini, fare rete con i territori e sensibilizzare il mondo istituzionale per mettere in campo interventi concreti a salvaguardia delle api. Dieci le azioni programmate per tutelare, insieme ad apicoltori, aziende agricole e cittadini, le api, che sono perno fondamentale di molti ecosistemi e oggi a rischio. Tra queste: biomonitoraggio, adozione di un’arnia, più orti urbani, e accordi a sostegno delle imprese virtuose. Altri obiettivi saranno la creazione di una rete di Comuni amici delle api e una di Parchi “Save the Queen”, e c’è anche la volontà di produrre una linea di miele intitolata alla campagna. Inoltre, sarà anche possibile firmare la petizione per chiedere alla Commissione europea di sostenere un modello agricolo che permetta agli agricoltori sia di tutelare la biodiversità che di ridurre drasticamente i principi attivi pericolosi utilizzati in agricoltura, arrivando alla loro totale eliminazione entro il 2035. La campagna è promossa da una coalizione di 90 organizzazioni in 17 paesi europei e vuol arrivare a raccogliere un milione di firme entro settembre 2020. “Con Save the Queen – spiega Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente – non solo vogliamo puntare l’attenzione su questi importanti e preziosi impollinatori che svolgono un ruolo vitale per la terra, ma vogliamo anche mettere in campo una serie di azioni che coinvolgano prima di tutto gli apicoltori, le aziende e i cittadini. Allo stesso tempo, è però importante che arrivino risposte anche dal mondo istituzionale e politico”. Giorgio Celli, dieci anni orsono, scriveva su “Il Sole 24 Ore”: “La biodiversità costituisce un segnale: se in un prato che state attraversando ci sono molti fiori, molte api e farfalle sulle loro corolle, se le bisce strisciano tra le erbe e le allodole cantano nel cielo, potete essere certi che quel luogo è salubre, e che, per sovrappiù, contribuisce alla nostra felicità suggerendoci che l’uomo non è ancora solo nel mondo”, il grande entomologo non ha sperimentato la solitudine chiassosa del lockdown, gli uomini rinchiusi in casa e gli animali sul palcoscenico del mondo ma avrebbe suggerito di non dimenticare la lezione partendo dai più piccoli gli insetti melliferi, che sono la spina dorsale di questo mondo, essi riescono a nutrire se stessi e noi, lasciando intatti i colori e i profumi dei fiori sui quali passano la loro esistenza, se non è questa una lezione di vita agli uomini, beh poco ci manca.
di Luigi De Rosa