Esplorando “Altre forme di vita” con Candida Morvillo e Nicola Lagioia
“Altre forme di vita” è il titolo scelto per il XXXII Salone Internazionale del Libro di Torino che da oggi a domenica 17 maggio potrete seguire in live streaming sui canali social del Salone (Facebook, Instagram, Twitter) come ricorda il direttore Nicola Lagioia a Candida Morvillo durante l’intervista andata in onda nel programma “Mezz’ora con il Corriere”. Dopo trentadue anni, per la prima volta nella sua storia, il Salone del Libro di Torino, una delle più importanti manifestazioni editoriali del nostro continente, non si potrà svolgere a maggio, nella sua forma abituale, a causa dell’emergenza Covid-19, si sperimenterà invece questa nuova forma di fruizione e si spera di cogliere uguali consensi come accaduto in passato. Con Candida Morvillo e Nicola Lagioia abbiamo scoperto piccoli e grandi aneddoti legati alla manifestazione di questo maggio 2020; a cominciare dal titolo che è anche una canzone dei Bluvertigo “Altre F.D.V.”, al ricordo doveroso e struggente legato a due grandi scrittori recentemente scomparsi Luis Sepùlveda e Alessandro Leogrande, che si conobbero proprio al Lingotto qualche anno fa. Nicola Lagioia ha ricordato come questa pandemia sia una tragedia molto diversa rispetto a quella dell’11 settembre, in un certo senso opposta perché un attacco messo in atto con due aerei alle Torri Gemelle pochi l’avrebbero potuto immaginare. Con il coronavirus invece è successo che, metaforicamente parlando, noi tutti quei due maledetti aerei li abbiamo visti partire dalla Cina e arrivare come in un ralenti in Italia, poi in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti, e tutte le volte non siamo riusciti a opporci perché, per una falsa convinzione antropologica, tutte le volte italiani, francesi, inglesi etc erano convinti che il pericolo non riguardasse loro e comunque era il Paese confinante a non saper tenere testa a una semplice influenza (Ricordo ancora chi, tra i leader politici, in quei giorni è arrivato a suggerire di curare il virus con iniezioni di candeggina!). La conversazione, dopo aver citato gli interventi di Paolo Giordano, Michel Houellebecq e David Quammen sul mondo che verrà dopo questa pandemia, si è poi spostata sulla crisi del libro, e se Candida Morvillo ha snocciolato, ahinoi, cifre disastrose, Nicola Lagioia, citando Sandro Ferri, ha sottolineato soprattutto la perdita di bibliodiversità che comporterà la crisi editoriale sancita dal lockdown. I grandi autori probabilmente continueranno a vendere i propri libri, quello che verrà meno sempre di più nei prossimi anni sarà l’apporto fondamentale dato dai piccoli editori, dagli autori di nicchia, e da quelli emergenti su cui pochi vorranno scommettere. Un piacevole mezz’ora quella trascorsa con la giornalista del Corriere della Sera Candida Morvillo e il Direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia. Abbiamo voglia di libri. In questi due mesi rinchiusi in casa abbiamo visto da spettatori la biodiversità esplodere nei nostri mari e nelle nostre città, desideriamo alla stessa maniera bibliodiversità nei nostri scaffali e nelle nostre librerie. E’ la diversità che ci arricchisce, che rende il mondo un posto interessante e magico.
di Luigi De Rosa