“Covid-19…Il Paese che verrà/19” Lorenzo Zurino il Forum Italiano dell’Export
La pandemia da covid-19 ha avuto un contraccolpo sulle esportarzioni dei prodotti italiani nel mondo forse nel momento in cui si stava assistendo a un’ulteriore espansione dei mercati internazionali grazie alle sapienti strategie commerciali poste in essere da produttori e intermediari che hanno consolidato i rapporti e gli accordi con i Paesi di mezzo mondo. Senza dubbio Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export (IEF), ha il polso della situazione frutto di un’esperienza ormai consolidata a livello internazionale e che ne fanno uno dei manager del made in Italy più affermato e apprezzato. Originario di Piano di Sorrento, Zurino ha compiuto il grande salto coltivando il sogno di realizzare la sua intuizione: creare e animare un organismo che parlasse lo stesso linguaggio e si proponesse in forma organizzata sia rispetto ai mercati stranieri, sia rispetto al mondo istituzionale italiano ed estero. Così è nato il Forum dell’Export e dal suo Presidente si eleva la richiesta al Governo di ascolare le aziende per far ripartire il Paese all’insegna del made in Italy.
Presidente Zurino dal suo osservatorio privilegiato della situazione economica nazionale rispetto al mondo delle imprese quale messaggio invia al Governo Conte?
“Il Made in Italy vale 480 miliardi di euro ed è un pilastro dell’economia italiana sul quale dovremo fare affidamento per ripartire, ma da parte del Governo servono risposte nel segno della competenza, della chiarezza, della rapidità di decisione, della disponibilità di risorse anche a fondo perduto. Sono soddisfatto per il via libera alle aziende la cui produzione è rivolta soprattutto ai mercati internazionali, ma ora il Governo lavori gomito a gomito con le imprese perché il momento è difficilissimo e non c’è spazio per incertezze ed errori. L’emergenza può essere una grande occasione per eliminare quelle zavorre che impediscono al Sistema Paese di correre.”
Come è nata l’idea del Forum e di che cosa si tratta esattamente?
“Il Forum è un’idea nata lo scorso anno ed è il frutto di 10 anni di esperienza come amministratore delegato della THE ONE Company, azienda attiva nella distribuzione di prodotti alimentari italiani d’eccellenza negli USA e che da pochi giorni ha aperto un ufficio operativo anche a Perth, in Australia. La consapevolezza dell’importanza dell’export unita all’incredibile mancanza di una “casa comune” nella quale riunire tutti coloro che sono interessati a vario titolo a questo argomento mi hanno spinto a fondare lo IEF che, dopo la tappa inaugurale del luglio 2019 in Penisola Sorrentina alla presenza dell’ex presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, di 50 top manager e 110 aziende, è ormai una realtà riconosciuta ed in continua crescita, forte anche della partnership con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Il Forum ha riunito imprenditori, professionisti, top manager, istituzioni nelle altre due tappe di Milano e New York e non ha fermato le proprie attività nemmeno con l’emergenza COVID-19″.
Quali sono state le principali iniziative promosse dal Forum?
“Tra le iniziative promosse in questo periodo vi sono una serie di “Meeting Online” l’ultimo dei quali si è svolto lo scorso 24 aprile sul tema “Mercato interno e mercati internazionali: dove, come, quando ri-partire”; webinar che hanno visto un grande successo di pubblico con migliaia di contatti. Nei meeting ho voluto riunire imprenditori ed esperti di alto livello per approfondire gli aspetti fondamentali legati allo sviluppo del Made in Italy: dalla finanza alla comunicazione, dalle strategie di sviluppo, alle soluzioni rispetto alle gravi difficoltà denunciate dagli imprenditori colpiti dalla pandemia”.
La sua strategia come presidente del Forum è quella di fare sistema, di fare squadra tra addetti ai lavori per essere forti, competitivi…
“Fare sistema tra diversi soggetti interessati a promuovere il Made in Italy è infatti da sempre un obiettivo prioritario per il Forum Italiano dell’Export ed infatti, interpretando le necessità dettate dal momento di emergenza, ho fortemente voluto dare vita all’iniziativa “Made in Italy Family”. Un progetto inedito che riunisce in una piattaforma di collaborazione e sostegno, imprenditori, consulenti, esperti al vertice di importanti realtà in tutto il mondo, unite dalla volontà di mettere a disposizione il proprio tempo e la propria esperienza al servizio di realtà che, nel complicato momento attuale ma anche in prospettiva, si trovino in una situazione di difficoltà e abbiano bisogno di pareri e consigli qualificati, indicazioni operative, informazioni affidabili, valutazioni di mercato e previsioni, oppure semplicemente di condividere impressioni relative ad una situazione del tutto eccezionale. “Made in Italy Family” ha messo insieme finora 35 realtà per un giro d’affari totale che supera i 30 miliardi di euro e più di 25mila occupati in tutto il mondo ed ha recentemente visto crescere il numero delle aziende coinvolte grazie all’adesione di importanti realtà dell’agroalimentare come Granoro o della consulenza specializzata per le start-up come 012factory del CEO Sebastian Caputo”.
Qual è il segreto del successo del Forum che evidentemente ha riempito un vuoto di cui si avvertiva l’esigenza da parte degli operatori?
“Il grande successo di questa e delle altre iniziative promosse dal Forum Italiano dell’Export è dimostrato dai tanti amici dalle professionalità diverse, ma tutte di altissimo profilo che hanno deciso di affiancarmi e di supportare questo progetto perché innamorati come me dell’Italia e delle sue imprese. Ho infatti la fortuna e l’onore di poter contare sull’incoraggiamento e l’aiuto concreto di imprenditori giovani ma già affermati e dalla storia importante come Matteo Zoppas, Giordano Riello, Andrea Benetton, Matteo Marzotto, Paolo Barletta, di banchieri come Alessandro Decio, nominato da pochi giorni amministratore delegato del Banco Desio e Alessandro Gajano (Vicedirettore Generale e Tesoriere del Banco do Brasil di New York), di alti funzionari dello stato come Pasquale Salzano (Presidente della SIMEST) e Riccardo Graziano (segretario generale Ente Nazionale per il Microcredito), di top manager della grande distribuzione come Giorgio Santambrogio e Mario Gasbarrino, Michele Elias, di grandi imprenditori del food come Sabato D’Amico, Nicola Bertinelli, Nicola Mastromartino, Dario Osella, Luca Sanguedolce, Ambrogio Invernizzi, di comunicatori di alto profilo come Fiorella Passoni (AD di Edelman Italia), lobbisti famosi come Alberto Cattaneo, luminari della medicina come Antonio Giordano attualmente membro dell’Istituto Superiore della Sanità. La lista sarebbe lunghissima e l’entusiasmo crescente intorno al Forum mi spingono ad andare avanti nonostante il momento veramente difficile”.
Come si sta muovendo oggi il Forum e quali sono i suoi programmi?
“Il Forum è una realtà in continua evoluzione con un cuore che batte forte nel Sud Italia che io reputo un’area ad altissimo potenziale per quanto riguarda l’export. Parlo con cognizione di causa perché la mia THE ONE Company ha portato ad affermarsi sui mercati internazionali non solo grandi aziende del food ma anche realtà d’eccellenza piccole e medie di base nel Mezzogiorno e in grado di offrire prodotti di qualità a prezzi competitivi. E’ per sfruttare queste grandi risorse che ho fortemente voluto l’apertura di una sede IEF presso la Nuova Fiera del Levante di Bari anche in vista della creazione di un ponte con la Russia che tradizionalmente ha rapporti molto forti con la Puglia. In questa importante operazione è stato determinante il contributo di Gaetano Frulli, responsabile del Forum per la Regione Puglia e membro del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Bari nonché Vicepresidente nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio”.
Presidente Zurino, il suo entusiasmo è contagioso ed evidentemente è uno dei punti di forza del Forum…
“Tra i punti di forza del Forum vi è il rapporto strettissimo costruito con gli Stati Uniti, paese che mi ha dato grandi soddisfazioni umane e professionali e tra queste il premio di “miglior imprenditore under 35” dalla NIAF, la più importante fondazione degli italo – americani, prima volta per un italiano under 35.
Nonostante i traguardi conseguiti sia dal Forum che dalla mia THE One Company, non sono abituato ad accontentarmi e sono sempre a caccia di nuove sfide, acceso da una grande passione per il mio lavoro e per le eccellenze del Made in Italy. Credo che l’Italia sia un grande paese abitato da un popolo meraviglioso e mi auguro davvero che questo momento difficile sia l’occasione per ripartire con un nuovo slancio rimediando ai ritardi e agli ostacoli che per troppi anni hanno relegato l’Italia in coda alle classifiche di crescita dell’Unione Europea. Una situazione che non dovrà più ripetersi viste le tante realtà e risorse che tutto il mondo ci invidia, prime tra tutte le eccellenze dell’export e del Made in Italy molte delle quali sono rappresentate dallo IEF”.