A proposito di pandemia coronavirus…Domande e Risposte!
D) Di corona virus si può guarire?
R) Sì, anche se con costi elevati cure specialistiche e degenza medio lunga superiore ai 15gg
D) Come si può identificare un malato da un immune?
R) Premesso che allo stato attuale, trattandosi di un nuovo morbo, nessuno può dichiararsi immune, i sintomi sono propri di una affezione da bronchite polmonare. Non è possibile distinguere un soggetto sano da un paziente asintomatico ed una malato di corona da un soggetto sano senza accertamenti clinici che necessitano di tempo per sancire una apprezzabile attendibilità, tendente alla sicurezza.
D) Il paziente guarito avrà sviluppato una qualche forma di immunità?
R) Allo stato attuale non è dato di saperlo, anzi, sono stati anche riferiti casi di probabile ricaduta
D) Perchè si parla di “stato di guerra”?
R) Per due ordini di motivi. Il primo, il numero di decessi. Il secondo, perchè una parte dei deceduti tra il personale soccorritore necessita di anni per poter essere formata e sostituita (circa 11 anni pe un medico pneomologo, 3 anni per un infermiere ,al netto dell’esperienza maturata) con costi a carico di famiglie e comunità in termine di assistenza alla pari dei mutilati ed invalidi in epoca bellica
D) Era possibile prevedere lo scoppiare dell’epidemia a livello nazionale?
R) Certo che sì stante il periodo d’incubazione del virus attualmente noto ma misconosciuto qualche mese fa.
D) Sono servite le misure messe in atto dal Governo?
R) A tal proposito necessita un doveroso distinguo.
Avuto notizia dell’esplodere l’epidemia nella provincia di Wuhan non si comprende la chiusura delle rotte provenienti dalla Cina senza effettuare controlli sulle altre direttrici La ricerca del cosiddetto paziente zero ha avuto una ragionevole giustificazione solo nelle primissime fasi. Motivazioni fugate una volta conosciuto che tra contagio e manifestazione dei sintomi clinicamente rilevanti decorrono 15 giorni e che esistono numerosissimi casi di pazienti asintomatici (portatori sani), così come permettere lo svolgimento di assembramenti facilmente derogabili (partite di calcio e palazzetti aperti)
Le misure poste in atto da questo momento in poi, salvo i casi di inosservanza di massa, fanno invece perno sull’isolamento sociale e limitazione agli spostamenti
D) Perchè si è reso necessario l’adozione di più decreti?
R) La presenza di più focolai, l’inosservanza alla tenuta dei comportamenti individuali e collettivi, il vivere in una società democraticamente libera, la paura di scomposte reazioni ed il timore di perdere consenso hanno motivato una gradualità nell’adozione di misure limitative dei principi costituzionali di libertà di movimento
D) C’è qualcuno che è immune da colpe?
R) Allo scoppio dell’epidemia nessuna categoria è immune da colpevoli omissioni e responsabilità.
In primis i medici di famiglia che, per ogni situazione che non comprenda la semplice prescrizione di farmaci, inviano i pazienti presso gli ospedali.
I Dipartimenti DEA, che assistono all’afflusso continuo di codici bianchi e verdi di casi con lunghissimi tempi di attesa e quindi di possibilità di contagio.
Il Dipartimento della Protezione Civile perchè non ha previsto, o saputo farlo o prevedere di farlo, l’approntamento di ospedali da campo.
Le forze di polizia, locale e nazionale, per non aver saputo impedire scene di isteria di massa dalle zone colpite dall’epidemia ad altre.
I partiti per continuare a farsi portatori di intessi legittimi ma, al momento, inopportuni.
Si osserva, quotidianamente, all’elogio dell’ipocrisia sia sulla carta stampata che on line che in video.
I lavoratori stagionali per il mancato arruolamento. Le partite IVA per i tributi da pagare. Le famiglie per i figli tenuti a casa ed i vecchi “detenuti” nelle RSA.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Come vivevano gli stagionali primo dello scoppio della pandemia?
Chi non si è mai sentito dire da un qualsiasi professionista “con fattura o senza”?
Chi provvedeva alla cura e tenuta della figliolanza prima di ridurre la scuola ad “area di parcheggio” e dopo di questa?
Chi ha fatto “deportare” gli anziani in luoghi diversi dalla famiglia perchè improduttivi e di peso?
C’è del marcio in Italia.
Chi pensa, al termine della crisi, di trovarsi un’Italia migliore o è un illuso o è benevolmente folle o non vuole accorgersi dei segnali di accaparramento ingiustificato di risorse pubbliche da parte di chi, senza scrupolo e rimorso, cerca il profitto ad ogni costo preferendo il proprio bene a discapito di quello comune.
Mentre questi ingrassano altri, anche oggi, sono morti e il popolo bue piange i morti, ignora i vivi e non trae insegnamento dai sacrifici
“Umana cosa è l’avere compassione degli afflitti, e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richesto li quali giá hanno di conforto avuto mestiere ed hannol trovato in alcuni; tra li quali, se alcuno mai n’ebbe bisogno o gli fu caro o giá ne ricevette piacere, io sono un di quegli.” ( Decameron -G.Boccaccio)
di Vincenzo Romano