Oggi Sorrento festeggia Sant’Antonino patròno della Città
Sorrento festeggia nel giorno della festa degli innamorati il suo Santo Patròno, l’abate Sant’Antonino, nato nella seconda metà del VI secolo a Campagna, Casale S.Silvestro. Era figlio di Alessandro Catello (successivamente modificato in Cacciottolo) e Adelice Maddalena De Berea e restò orfano per la scomparsa di entrambi i genitori per cui fu accolto nell’abazia dei Benedettini di Campagna dove svolse il periodo di noviziato. Stette poi a Montecassino e quindi a Castellammare di Stabia, ospite del Vescovo Catello che divenne patròno di Stabia. Successivamente fu inviato dai Sorrentini a trasferirsi lì nel monastero sanbedettino di Sant’Agrippino. Morì il 14 febbraio 625.
Le spoglie del Santo sono conservate nella Basilica di Sant’Antonino a Sorrento che oggi celebra la ricorrenza con riti religiosi e civili e una grande fiera popolana. Il legame dei Sorrentini col proprio patròno è testimoniato anche dalla larghissima diffusione del nome Antonino nella popolazione dell’intero territorio della Penisola Sorrentina al punto che rispetto ad altri nomi diffusi in ambito nazionale, quello di Antonino è assolutamente territoriale, legato cioè a Sorrento e all’intera area costiera. E’ frequente il caso che il nome venga involontariamente “corretto” in Antonio (Sant’Antonio di Padova) a conferma che trattasi di un nome strettamente legato alla comunità in cui il Santo ha vissuto. L’affetto per Sant’Antonino è testimoniato anche da tante iniziative collaterali alla celebrazione della festa e in particolare merita di essere segnalato lo straordinario impegno con cui il sorrentino Raffaele (Lello) Pane (nella foto con il Vescovo Mons Francesco Alfano) promuove il culto del Santo di cui si è proclamato alfiere per testimoniare l’affetto di Sorrento nei confronti dell’Abate che scelse di dedicare la sua vita santa a questa comunità.