A proposito del summit dei Sindaci sulla Circum! Quando il treno…
Era mia intenzione trattare di come i partiti, dopo tangentopoli, hanno pervaso ogni settore del vivere quotidiano financo la magistratura. Mi trovo, invece, a pensare e ragionare sullo stato di degrado in cui versa la provincia di Napoli e la Penisola Sorrentina in particolare.
Chi da bambino non ha sognato di prendere il treno e non solo per spostarsi, ma solo per la magia che questo mezzo di trasporto collettivo emanava?
La stazione era una piazza di aggregazione dove l’umanità s’incontrava e dove il singolo attingeva ad una realtà caleidoscopica e colorita.
Amavo prendere il treno anche solo per andare a trovare mio zio Tommaso, capostazione, e prendere un cono gelato.
Salutavo il capo treno e senza alcuna difficoltà mi facevo punzonare il biglietto di cartone pressato.
Anni sono passati da quei vagoni marrone scuro coi sedili in legno. La gente ha continuato a prendere il treno per recarsi a lavoro o per studio, a usare le stazioni con la variante che, questa volta, non viene fatto solo per viaggiare ma anche per delinquere.
Lo stupro avvenuto a San Giorgio a Cremano è passato in cavalleria mentre, dopo un primo momento di indignazione popolare, continuano impunite le aggressioni, gli episodi di spaccio, le rapine e le violenze nelle stazioni e sui treni.
Ci si abitua a tutto anche alla violenza e alla delinquenza ma solo quando queste non ci toccano o, invece, ci segnano, forse per sempre.
Quali passi, quali iniziative possono essere messe in campo per arginare quelli che non sono più fenomeni ma squallide realtà?
La militarizzazione di alcune stazioni così come l’installazione di telecamere anche sul materiale viaggiante, alla luce dei fatti, non costituisce deterrente sufficiente nè ausilio alla PG per perseguire chi commette reato.
E’ di ieri la conferenza dei sindaci della Penisola Sorrentina ampliata alla partecipazione delle forze dell’ordine e ai rappresentati della regione.
Cosa è stato partorito oltre alle solite raccomandazioni e buone intenzioni? Poco, veramente poco. L’inadeguatezza delle risposte non è nella supposta, da alcuni critici, incapacità dei presenti all’assise quanto nel limitato numero di partecipanti ad essa.
All’incontro erano assenti i sindaci, o loro delegati, dei grandi comuni del golfo (Ercolano,Torre del Greco e Annunziata, Pompei, Castellammare) quasi che la sicurezza del territorio ed il contrasto alla commissione di reati contro le persone ed il patrimonio fossero preoccupazione di quelli intervenuti.
Napoli, città metropolita e capoluogo di regione, dista solo 45 chilometri da Sorrento e, in un Paese normale, dovrebbe essere raggiunta in 30 minuti in auto nella quasi metà del tempo in treno.
Rete ferroviaria e asse stradale sono inadeguate ed abbisognano non di un maquillage ma di una vera ricostruzione. Occorrono, sì, grandi investimenti, ma soprattutto la volontà ad attuarli e la capacità a conservali e mantenerli efficienti.
Mentre si discute il tempo passa, l’estate avanza ed il turismo, vera sorgente di ricchezza di tutto il golfo, perde forza attrattiva.
Mi auguro che tutti (associazioni di categoria, sindaci, forze dell’ordine, associazioni di cittadini, enti statali e para statali) facciano fronte comune per fermare questo penoso avvitamento verso l’abbrutimento di una ricchezza che Iddio ci ha donato ma che, come i talenti, siamo noi a dover conservare e far fruttare.
Se una cosa non ci tocca direttamente non per questo deve lasciarci indifferenti perchè, dice il saggio: oggi a te e domani a me. Non va tutto bene madama la marchesa.
di Vincenzo Romano