Sala Consilina, esternalizzati i servizi di pubblica amministrazione
SALA CONSILINA – “L’organizzazione sindacale CONFIAL, stanca dell’ insostenibile gravoso problema degli appalti pubblici, sottolinea come questo sia diventato una questione che ricade in maniera eccessiva sulla collettività tutta, a partire dai lavoratori interessati dalle amministrazioni enti appaltanti e cittadini.
Lampanti sono gli esempi dei servizi, propri delle pubbliche amministrazioni, che sono stati esternalizzati solo al fine di ridurre le spese ma che in realtà non producono effettivi vantaggi né economici né di gestione in merito agli appalti dei servizi ospedalieri quali: pulizie e sanificazione; sottolineiamo che questi sono servizi esternalizzati da circa 20 anni, inizialmente erano solo servizi di sanificazione diventati nel tempo calderoni politici con continue esigenze di servizi e quindi di personale, di conseguenza sono stati poi ampliati dai servizi di supporto ovvero ausiliariato. A mano a mano che il personale proprio dell’asl andava diminuendo in conseguenza di requisiti pensionistici o di progressioni verticali, questi servizi svolti dai lavoratori delle cooperative, venivano aggiunti (servizi aggiuntivi) ai vari appalti che si andavano a predisporre. Oggi questi lavoratori, che hanno svolto e svolgono un servizio in maniera professionale e qualificata, operano sempre più in condizioni di disagio.
I lavoratori interessati si sostituiscono spesso e volentieri alle figure ospedaliere (anche in sala operatoria) svolgendo compiti e mansioni che si definiscono “core” ovvero propri dell’ente, ma vengono inquadrati secondo la declaratoria del ccnl multiservizi-servizi integrati. Questo è stato rilevato anche dalla stazione appaltante quando nel 2007 se ne discusse e fu approntato un programma per internalizzare il personale in maniera graduale. Sembrerebbe che tale ipotesi sottoscritta sia stata poi accantonata per parere negativo, in realtà era stata precedentemente avallata e definita in altri presidi, con notevole risparmio economico, benefici di gestione e notevole miglioria in termini di efficacia ed efficienza.
Ad oggi, dopo circa 20 anni, la maggior parte di queste maestranze si ritrova a dover sottoscrivere due contratti differenti; uno per i servizi di ausiliariato e l’altro per i servizi di sanificazione. Si ritrova ad iniziare l’attività di sanificazione alle 05:00 del mattino per terminarla alle 07:30, cambiare divisa poi per svolgere attività di ausiliariato.
In realtà, lo stesso servizio offerto al pubblico ne risente anche sotto il profilo igienico-sanitario; infatti, subito dopo aver svolto il servizio di pulizia dei reparti dell’ospedale, gli stessi lavoratori indossano un’altra divisa per assistere il personale medico ed infermieristico nell’attività di ausiliariato, a stretto contatto con i pazienti.
Un servizio appaltato composto da figure qualificate e professionalizzate, gestito con le dovute attenzioni, permetterebbe all’ente appaltante di realizzare una efficiente performance in termini economici nonché di struttura, riconoscendo nello stesso tempo alle maestranze i sacrifici che giornalmente mettono in campo non con proposte discriminatorie di aumenti contrattuali di 1 o 2 ore settimanali”. (Luigi De Rosa)