Touring Club Italiano: quest’estate il 90% degli aderenti alla community andrà in vacanza

touringMilano – Oltre il 90% dei connazionali aderenti alla community Touring andrà in vacanza la prossima estate. L’Italia sarà la destinazione preferita per le vacanze estive, anche se registra un deciso calo rispetto alle rilevazioni fatte in passato (68% nel 2016 e 58% nel 2017), e la durata media del viaggio sarà di 12 giorni. È quanto emerge da un’indagine del Centro Studi TCI sulle intenzioni di viaggio della community Touring.

Ad agosto si prevede la maggior parte delle partenze (53%), seguito dal mese di luglio (47%): un dato significativo dell’estate 2017, in controtendenza rispetto ai movimenti dei turisti italiani, è che seppur di poco settembre (31%) supererà giugno (29%).

Crescono in modo significativo le mete estere. Questa nuova spinta per le vacanze oltreconfine ha influenzato anche il ricorso alla agenzie di viaggio: anche se il dato è basso (22%) è in aumento rispetto alle scorse rilevazioni (attorno al 10%).

All’estero, la destinazione preferita è la Grecia (17%): Atene per quanto riguarda i tour culturali e Creta e Cicladi per il balneare. Segue la Spagna (12%) con le Baleari e la Francia (11%) con la preferenza di Corsica, Bretagna e Normandia. Rispetto all’estate 2016 le scelte appaiono più polarizzate e, pur essendo comunque ai vertici della classifica, la Francia perde una posizione rispetto all’anno scorso probabilmente a causa del clima di insicurezza generale. Sono ormai praticamente assenti, invece, le destinazioni della sponda Sud del Mediterraneo, tendenza consolidata da qualche anno.

In Italia le regioni più scelte sono Trentino-Alto Adige, in particolare Val Badia, Val di Fassa, Val Pusteria (16%), Sardegna, in particolare Costa Smeralda, La Maddalena e Ogliastra (13%), Puglia con Salento, Tremiti e Gargano (13%) e Sicilia con ragusano/siracusano, Egadi ed Eolie (11%). Rispetto all’anno scorso, perde quota la Toscana a vantaggio della Sicilia. Per le vacanze domestiche si conferma, inoltre, la tendenza a soggiornare in una località-base e ad effettuare frequenti escursioni in giornata, contrariamente a quanto avviene per l’estero, dove prevalgono i tour.

Per quanto riguarda le fonti informative, oltre un terzo degli iscritti alla community del Touring (35%) ha dichiarato di non aver bisogno di reperire notizie particolari per preparare/pianificare la vacanza in quanto ha scelto destinazioni abituali. È un dato rilevante ma in calo rispetto all’estate 2016 (46%), a dimostrazione del fatto che sembra aumentare la tendenza per la prossima estate a scegliere mete poco note. Per chi, invece, ha bisogno di informarsi, la Rete è il canale principale (34%), soprattutto i siti di destinazione.

Pur consapevoli che ormai le vacanze hanno perso la connotazione “monotematica” che le caratterizzava nei decenni precedenti – i soggiorni al mare sono contaminati sempre più frequentemente da turismo culturale, attivo, enogastronomico ecc. – abbiamo comunque chiesto di indicare la tipologia di destinazione prevalente per la vacanza estiva: dominano le località balneari (46%) per le vacanze domestiche e preferite dalla fascia d’età 30-45 anni, seguite da quelle urbane/città d’arte (20%), soprattutto quando si va all’estero, e dalle montane (15%), anch’esse prevalentemente scelte per i viaggi in Italia. Da sottolineare come le destinazioni rurali e i piccoli borghi nella prossima estate costituiranno solo il 6% delle preferenze mentre rappresentavano il 17% nella survey Touring sulle vacanze primaverili.

Per quanto riguarda le strutture ricettive, cresce rispetto all’estate 2016 l’interesse per quelle tradizionali, rappresentate da hotel e villaggi turistici: dal 41% dell’anno scorso al 51% del 2017. Stabili al secondo posto gli appartamenti in affitto (21%), seguiti dai campeggi (8%). Qualche segnale positivo, che fa pensare a una minore pressione della crisi economica sulle famiglie, emerge dalla forte riduzione dell’utilizzo delle seconde case di proprietà per le vacanze estive: si passa infatti dal 14% del 2016 al 5% del 2017.

Che il clima complessivo sia cambiato sembra chiaro anche dalle aspettative nei confronti dei servizi di pernottamento che costituiscono generalmente la parte più rilevante della spesa turistica: se lo scorso anno tra le prime preoccupazioni c’era quella di trovare prezzi contenuti, nell’estate 2017 questa componente risulta meno rilevante, a favore della pulizia (37%), della strategicità della posizione (26%) e dell’accoglienza (18%).

Per quanto riguarda le motivazioni a partire, la principale resta quella di “staccare la spina” (32%), ma rimane comunque forte il desiderio di “conoscere e imparare” (29%), aspetto che conferma la commistione dei generi tradizionali nel turismo contemporaneo.

Infine, a prescindere dalle scelte di viaggio per l’estate 2017, l’indagine ha invitato gli intervistati ad esprimersi sull’immagine delle regioni italiane, rispetto ad alcuni temi/turismi.
Per le vacanze per famiglie con bambini: Emilia-Romagna (54%) e Trentino-Alto Adige (50%); segue a distanza la Toscana (31%).
Per le vacanze “giovani” all’insegna del divertimento: Emilia-Romagna (81%), Sardegna (49%) e Puglia (38%).
Per le vacanze attive (cicloturismo, escursionismo ecc.): Trentino-Alto Adige (80%), seguito da Valle d’Aosta (42%) e Toscana (32%).
Infine, la sicurezza in relazione alla microcriminalità e al rischio attentati: Trentino-Alto Adige (59%), Valle d’Aosta (48%) e Friuli-Venezia Giulia (26%) sono quelle considerate più tranquille.

Sabina Anna Califano

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