Sull’emergenza Sannio la proposta di Agrinsieme
L’emergenza maltempo che ha devastato il Sannio ha mobilitato il mondo associazionisto agroalimentare per la richiesta dello stato di emergenza. Agrinsieme ha chiesto la proroga dei termini per la rendicontazione del PSR 2007/13, apertura della Misura prevista per le calamità naturali, supplemento di assegnazione di gasolio agricolo, anticipazione al 100% del premio PAC, azioni sul credito. Si tratta solo di alcune delle soluzioni concrete che Agrinsieme Campania propone alla politica con un documento che indica le linee guida da seguire per la salvaguardia del Sannio e delle imprese. Alfonso Di Massa, coordinatore campano di Agrinsieme, ha dichiarato: “Non è tempo di polemizzare sui danni nel Sannio. Per sostenere le imprese alluvionate è fondamentale che le Organizzazioni e le Istituzioni siano coese e uniscano le energie e le idee. Per questo le sigle che animano il Coordinamento di Agrinsieme si sono sedute a tavolino e si sono confrontate sulle azioni concrete che la Regione Campania, il Governo centrale e la Comunità Europea potrebbero adottare per sostenere le aziende. Sono solo alcuni interventi che riteniamo prioritari, spunti che abbiamo trascritto in un Documento nell’ottica di una collaborazione inter partes con la politica. Certo, tanto è stato fatto, anche con un impegno straordinario, da parte dei nostri rappresentanti politici regionali e nazionali, che ringraziamo. Ma per il bene della nostra terra possiamo, insieme, osare di più”.
“Sollecitiamo le Istituzioni affinché dichiarino lo stato di emergenza e insistiamo sul ritardare i termini per la rendicontazione del PSR 2007/2013, rispetto al quale proponiamo anche la riapertura della Misura prevista per le calamità naturali. Chiediamo poi un supplemento di assegnazione di gasolio agricolo, un’anticipazione al 100% del Premio PAC e il ripristino dei vigneti distrutti, dal momento che molti viticoltori non possono più godere di agevolazioni per la riconversione. E ancora, interventi straordinari da parte degli istituti di credito e un impegno forte sul tema del clima, anche in vista della conferenza di Parigi. Le nostre proposte, se attuate, permetteranno alle aziende agricole ed agroalimentari di monetizzare e di pensare al futuro prossimo. Perché è a questo che le imprese hanno voglia di pensare, contro ogni subdolo tentativo di speculazione”.