de Magistris: buono il rapporto con Renzi e con una parte del PD

renzi de magistrisNAPOLI – “Il rapporto col Pd campano è articolato: con alcuni esponenti è buono, con altri meno. Abbiamo vinto le elezioni dopo 20 anni di governo del Pd, abbiamo cambiato molto, credo sia normale. Con il governo e moltissimi sindaci del Pd, anche campani, i rapporti sono buoni, come buono è il rapporto con Renzi perchè è stato un sindaco, ha un linguaggio concreto, possiede idee chiare. Lo dico anche se mi sento più a sinistra. Credo nel rapporto col Pd, sono curioso di vedere che partito Renzi voglia costruire: se un partito allargato, per esempio, ai movimenti e alle figure autonome, realizzando un effettivo rinnovamento, anche oltre l’apparato. Si deve e si può dialogare, il sindaco di una grande città deve dialogare con tutti, sarebbe assurdo se dicessi di non volerlo fare col Pd. Questo non vuol dire sostituire il Pd, entrare nel Pd, salire sul carro dei vincitori: perchè l’unico carro su cui sono salito è quello della mia vittoria a sindaco, perchè l’Italia riparte riunendo le diversità. Il Sud per Renzi è decisivo: se sbaglia qui, perde. Perciò dico dialoghiamo”. Cosi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ai microfoni di Matrix in una intervista in onda questa sera. Sui 30 anni della morte di Enrico Berlinguer, il sindaco ha ricordato: “Bellissimo l’applauso tributato dalla platea del San Carlo in occasione del dialogo Benigni-Scalfari. L’intervista di Berliguer è attualissima ed è un monito anche oggi. La questione morale è il tema centrale del paese e non è un legalitarismo di maniera. Ciò che è accaduto per l’Expo oppure per il Mose è sempre esistito, perciò chi vuole cambiare non deve fare operazioni mediatiche e di facciata, ma deve favorire il lavoro di quanti hanno cercato e cercano di far luce sulla corruzione e sulle mafie. Il presidente del Consiglio ha gli strumenti per far lavorare bene magistrati e forze dell’ordine, per compiere scelte coraggiose al Sud dando forza ad una classe dirigente onesta”. In merito alla nomina di Raffaele Cantone, de Magistris ha detto: “…è un amico, ma non è il taumaturgo. Se Cantone può aiutare a far scrivere leggi migliori rispetto a quelle confuse che ci sono, se può favorire un’opera di prevenzione per evitare infiltrazione delle mafie nella p.a, se può contribuire a far lavorare bene forze dell’ordine e magistratura, allora va benissimo. Operazioni mediatiche, dove si affida il potere ad una ennesima autority, sebbene con a capo una persona per bene come Cantone, secondo me significa consegnarli solo il cerino in mano. Ed il rischio di questo ancora lo percepisco. Cantone è la persona giusta, ma attenzione ad affidargli poteri taumaturgici o mediatici, sarebbe inutile e si brucerebbe una persona per bene come lui”.

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