Perch
Non sarebbe male spostare e svolgere a Lourdes il prossimo o uno dei prossimi incontri tra i capi delle nazioni più importanti ed industrializzate del pianeta, G8 o G20 secondo le circostanze e gli appuntamenti concordati. Sono al secondo appuntamento con Lourdes dopo quello del 2012 nel medesimo periodo estivo di inizio Agosto. Sono ancora visibili i segni della devastante alluvione del 18 Giugno 2013 che ha temporaneamente messo in ginocchio Lourdes. In quei giorni i pellegrini presenti sono stati evacuati e sistemati negli hotel delle aree collinari. Lo stesso hotel che doveva accoglierci è rimasto chiuso per inagibilità costringendoci a cambiare alloggio. Sono ben intuibili allo stesso tempo gli intensi sforzi per liberare le strutture religiose ed alberghiere dalle tonnellate di fango portate a valle dal fiume Gave de Pou che raccoglie acqua dai Pirenei ed attraversa Lourdes, sfiorando la Grotta delle apparizioni.
Venerdi 2 Agosto 2013.
Ore 8,30: Via Crucis sul percorso collinare che fiancheggia e guarda costantemente il santuario dedicato alla Madonna e la Grotta delle apparizioni alla giovane Bernadette Soubirous. 14 Stazioni che segnano lo straziante cammino di Gesù Cristo condannato alla pena della crocifissione insieme ad altri due compagni di sventura.
14 soste fatte di preghiere, riflessioni e suppliche. Il tutto sapientemente accompagnato dalle ispirate letture di Padre Antonio Petrosino, amico francescano della comunità di Ravello.
L’atmosfera è di quelle che non consentono distrazioni e voli di fantasia. La mattinata con il cielo carico di nuvole mai minacciose ispira i fedeli e li induce naturalmente alla preghiera: tra questi io e mia moglie Michela, fortunati di poterci essere e partecipare.
Ad ogni stazione il cambio dei tre portatori della croce di legno che accompagna il pellegrinaggio fin dall’inizio, organizzato dalle “Sentinelle di Maria”.
Sono tre gli autobus partiti il 31 Luglio 2013 da tre località della Campania (Eboli, Nocera Inferiore, S. Antimo) con destinazione Lourdes dopo aver accarezzato ampia parte della verdeggiante Francia meridionale: Monaco, Nice, Marseille, Narbonne, Carcassonne, Toulouse.
Buona la regia di Nino Laporta, Presidente delle “Sentinelle”, nelle giornate dedicate alla Vergine Maria. Attenti e premurosi i giovani – Maria, Cristina ed altri – che gli collaborano e contribuiscono alla buona riuscita dell’evento.
Alla 14° Stazione della Via Crucis, in cima alla collina ricca di verde e di inebriante silenzio, prima della benedizione finale, le parole di Don Franco Petrosino della comunità di S. Antimo.
Risolvo da subito un dubbio ricorrente: Don Franco Petrosino è il fratello maggiore di Padre Antonio: davvero fortunata la famiglia che ha espresso due bravi propugnatori di pace e di preghiera.
Don Franco, gran conoscitore dei problemi della comunità napoletana servita mette in relazione le pene sofferte da Gesù Cristo, visivamente rappresentate dal percorso e dalle tappe della Via Crucis, con gli affanni di quanti, giovani ed anziani, sopportano le difficoltà della vita e le ansie quotidiane. Difficoltà e ansie che sono anche il frutto dell’attuale organizzazione della nostra società in termini capitalistici e consumistici.
Don Franco fa riferimento, tra l’altro, alla scarsità di posti di lavoro e quindi alla mancanza di reddito adeguato per un dignitoso sostegno delle famiglie.
Fa riferimento all’egoismo latente che attanaglia le comunità ed alla crescente solitudine di molte persone.
Discorso a parte per i portatori di handicap che a Lourdes trovano conforto anche mediante la condivisione dei problemi personali con centinaia di persone provenienti da tutto il mondo con analoghe difficoltà: un bagno di folla e di emozioni che ammorbidiscono il senso di solitudine e frustrazione.
E’ efficace il richiamo fatto da Don Franco all’immagine della “mongolfiera” per rappresentare al meglio atteggiamenti e comportamenti di molte persone che, appunto come mongolfiere, si gonfiano a dismisura e si spingono verso l’alto, sempre più in alto. Di tanto in tanto però, come puntualizza Don Franco, arrivano le “punture del Signore” pronte a ridimensionare “gonfiori” e velleità.
Quante di queste mongolfiere volteggiano ed affollano i cieli di questo mondo? Effettivamente sono tante e parlano lingue assai diverse: inglese, francese, tedesco, spagnolo, qualche volta anche il latino.
Il sottofondo intenso e profondo di orazioni e canti segna le ore in questa oasi felice dedicata alla Madonna e fa vedere queste mongolfiere come punti lontani, impercettibili ed insignificanti.
Ricorda Padre Massimo da Novi che si accompagna al nostro gruppo: tutto alla fine si riconduce ad un disegno di Dio e, comunque, all’uomo è lasciato l’arbitrio delle sue azioni.
Arrivano dall’Italia notizie prima sussurrate e poi confermate di una “grossa puntura” alla mongolfiera che proiettava verso l’infinito un ex capo del Governo italiano. Una vicenda penosa che mortifica e danneggia ancor più l’immagine dell’Italia alle prese con una crisi di non facile soluzione – economica, finanziaria, ma ancor prima istituzionale e morale – provocata da un ventennio di “non governo” che ha visto privilegiare le esigenze di gruppi di potere e lobby affaristiche.
La cura dello Stato e dei suoi interessi superiori, l’impegno a programmare ed attuare politiche di salvaguardia e sviluppo delle risorse nazionali, l’attenzione per i giovani e per il loro futuro al fine di trattenerli e legarli produttivamente alla terra di appartenenza, sono opzioni tutte iscritte in un’agenda secondaria.
Il risultato è riassunto sinteticamente in un valore numerico che non richiede ulteriori commenti: 2.075 miliardi di euro di debito pubblico scaricato tutto e malignamente sulle prossime generazioni che scriveranno la storia del nostro Paese.
Tutto questo in una fase temporale nella quale il grande disegno dell’Unione europea corre seri pericoli di interruzione del cammino intrapreso dagli Stati che alla stessa hanno dato vita (oggi sono 27) e che intendono condividerne indirizzi legislativi, politiche economiche e sociali e moneta unica.
E l’Unione europea non può permettersi che l’Italia ed i suoi sessanta milioni di buoni consumatori vadano allo sbando. L’Italia, tra l’altro, nel 2014 assumerà la presidenza semestrale del Consiglio europeo.
I giornali stranieri, a differenza di quelli italiani, danno scarso peso alle incresciose e noiose vicende del personaggio italiano destinatario della sentenza di condanna da parte della Corte di Cassazione romana. Men che mai danno risalto alle ipotesi o minacce di interruzione del cammino del Governo in carica a Roma, originato da accordi di puro opportunismo per niente auspicati dagli elettori italiani e destinato, secondo molti osservatori, ad un futuro inconcludente.
Dalla lettura fugace de Il Sole 24Ore presente in una edicola di Lourdes mi sembra di capire che l’Europa e per essa la BCE e le banche del sistema stanno sostenendo fattivamente l’Italia mediante acquisti a piene mani di titoli del suo poderoso ed insostenibile debito pubblico. L’Italia, come detto sopra, è un tassello importante dell’Unione europea e non può essere abbandonata a se stessa, non può essere considerata e trattata alla stregua della Grecia e dei suoi pochi abitanti (11 milioni). In ogni caso tanti ed imperdonabili sono stati gli errori commessi in danno di Atene.
Viene da chiedersi però: fino a quando alla ”mongolfiera italiana” sarà assicurato il necessario ossigeno per reggersi e non afflosciarsi?
Nelle ispirate orazioni di Padre Antonio Petrosino (per il quale è previsto un futuro di impegno spirituale ad Assisi) forte è il richiamo e l’attenzione per il bene nostro ma anche per quello di altri popoli e del mondo intero. Popolazione mondiale che qui a Lourdes è praticamente e visivamente rappresentata, ed ascoltabile nelle molte occasioni di supplica davanti alla Grotta di Massabielle e nei diversi luoghi di incontro e di preghiera.
Sono tante le mongolfiere che da due anni volteggiano minacciose per i cieli del Medio Oriente. Valgono per tutte quelle che sovrastano i territori della Siria che conta ormai centinaia di migliaia di morti negli ultimi mesi.
La mongolfiera con bandiera russa appoggia Assad – Presidente in carica della Siria – e gli fa pervenire armi e supporti di guerra. La mongolfiera con bandiera americana è portatrice di armi e risorse per gli avversari di Assad.
La Siria è un Paese che si va spegnendo, cancellando e condizionando la vita di milioni d persone, nella quasi indifferenza del mondo intero. In questo ed in altri casi analoghi non basterebbero gli spilli del Signore, sarebbero opportuni interventi poderosi per abbattere velleità di potere, interessi economici galoppanti ed egoismi rovinosi che gonfiano le mongolfiere contrassegnate da bandiere internazionali.
Un viaggio ed una sosta a Lourdes dei responsabili della politica estera russa ed americana, insieme ai capi della rivolta siriana e dei detentori del potere in quel Paese, consiglierebbero di far tacere le armi e di ritrovare momenti di riflessione costruttiva e di pacifica convivenza.
Non sarebbe male spostare e svolgere a Lourdes il prossimo o uno dei prossimi incontri tra i capi delle nazioni più importanti ed industrializzate del pianeta, G8 o G20 secondo le circostanze e gli appuntamenti concordati.
Il clima di concordia, di condivisione e comprensione che pervade questo luogo d’incanto e di preghiera propizierebbe quelle soluzioni che sotto altri cieli appaiono obiettivamente di difficile realizzazione.
Mi dice Don Massimo, in attesa entrambi del bagno nelle acque purificatrici e rigeneratrici della Fonte di Lourdes: gli uomini ed il loro libero arbitrio segnano i giorni della storia fino a quando non turbano in maniera irrispettosa ed insopportabile il disegno di Dio. Il Signore a quel punto interviene ed abbatte in maniera definitiva le mongolfiere gonfie di brama di potere, di odio e volontà distruttiva.
Mi fermo qui. Il programma del pellegrinaggio è intenso. Tra le tante tappe del soggiorno a Lourdes: la messa internazionale con oltre 10.000 fedeli, la fiaccolata serale (flambeaux) nello spazio antistante la cattedrale, le soste rigeneranti davanti alla Grotta di Massabielle.
Il tutto segnato dai simpatici momenti conviviali del pranzo e della cena, preceduti dalla consueta preghiera di Padre Antonio con la quale si ringrazia il Signore per il cibo ricevuto, si ringraziano coloro che lo hanno preparato e si prega per quanti nel mondo sono in difficoltà ed al cibo devono sovente rinunciare.
di Santolo Cannavale