De Magistris…A che serve un ufficio stampa se il Sindaco straparla?
Il caso del Sindaco Luigi De Magistris che difende sui social le sue scelte di impegnare il fratello Claudio, manager di valore nell’industria della comunicazione e dello spettacolo, nell’operazione Forum delle Culture, oltre a risvolti imbarazzanti squisitamente politici pone una serie di interrogativi sui temi strettamente connessi alla comunicazione politico-istituzionale che di fatto pregiudica il ruolo di un ufficio stampa e comunicazione costretto a inseguire le autonome esternazioni del primo cittadino senza poter porre riemdio agli errori che sta commettendo. E’ pur vero che nell’era della comunicazione globale e dell’interconnessione permanente e diretta chiunque ha voce e può interagire senza vincoli di sorta col pubblico, ma è altrettanto vero che l’affermarsi in politica di social come Facebook e Twitter usati per comunicare direttamente dai protagonisti della politica a tutti i livelli pone una serie di interrogativi sul tema dell’informazione e della comunicazione istituzionale in gran parte dei casi affidata, correttamente, a operatori e professionisti del settore. Nel momento in cui, come è successo con il Sindaco Luigi De Magistris, si realizza l’intervento diretto con un’articolata, e per certi versi ossessiva presa di posizione come sul caso del contratto in favore di Claudio De Magistris per il Forum delle Culture, oltre allo sconcerto legato alla questione in sè, emerge in tutta evidenza la sovraesposizione mediatica del primo cittadino di Napoli, circostanza che un buon comunicatore qual è appunto Claudio avrebbe dovuto vivamente sconsigliare al fratello sindaco ed ex magistrato, già al centro di infuocate polemiche legate alle “assolzuoni politiche” per i suoi Assessori coinvolti in vicende giudiziarie, alle “nomine di dirigenti” fino proprio al caso del De Magistris junior finito nel tritacarne mediatico-giudiziario col rischio di trovarsi, alla fine, fuori da tutta una partita in cui, a detta del Sindaco, è stato invece determinante per HGH il successo elettorale. Come può un ufficio stampa e comunicazione istituzionale star dietro a un Sindaco e porre rimedio anche alle sue “falle comunicative” se l’interessato continua a impazzare sui social e a dichiarare qualunque cosa che, inevitabilmente, è poi difficile attenuare o smentire? Ne deriva un corto circuito mediatico con un prezzo molto salato a carico dell’interessato che rischia di vanificare ogni iniziativa e anche buon intento connesso a certi interventi. E’ l’altra faccia della medaglia in un mondo politico-istituzionale, ma anche sociale, sempre più dominato dalla comunicazione h24 prodotta spesso con l’intento di apparire trasparente ma che, di fatto, si trasforma in caos mediatico. Quale esperto di comunicazione, ufficio stampa, portavoce avrebbe potuto consigliare al Sindaco di annunciare il suo intento di ricandidarsi per un secondo mandato nel momento più critico della vita amministrativa cittadina e con l’esecutivo e la famiglia De Magistris nel mirino di tutti, non solo dei media, per i casi legati alla gestione dei grandi eventi? E’ una curiosità che merita soddisfazione! Così come da un De Magistris sindaco, artefice di una svolta che tanti entusiasmi aveva suscitato, ci si aspetterebbe un dietro front rispetto all’organizzazione di un Forum delle Culture che rischia invece di trasformarsi in una grande sagra partenopea visto che, a un mese dal suo inizio, si lavora nell’incertezza più assoluta e nelle contraddizioni più eclatanti. Sperperare milioni e milioni di euro per un evento-non evento internazionale nato male e gestito ancora peggio dall’Amministrazione di concerto con la Regione Campania è delittuoso soprattutto perchè il Forum ha un senso nella sua dimensione internazionale universale! Inizi il Sindaco a correggere il tiro della propria comunicazione se vuole tentare la mission imposible di salvare la sua esperienza amministrativa quando, forse, è ancora in tempo per farlo!