Napoli, De Magistris e l’opera della Polizia Ambientale
NAPOLI – Difendere l’ambiente è difendere la salute dei cittadini. Il Comune di Napoli, attraverso la Polizia Ambientale, è attivamente impegnato su questo fronte. Seguo con particolare attenzione il tema della difesa del territorio e, infatti, sono andato a trovare i lavoratori della Polizia Ambientale, presso la loro sede di via Adriano. Ho visto professionisti seri e ispirati. I dipendenti mi hanno informato sull’attività dell’ultimo mese: 32 sanzioni elevate in ottemperanza dell’ordinanza emanata contro i rifiuti; eseguiti 26 esposti di denunce che i cittadini hanno inoltrato anche tramite questo sito web, Twitter o Facebook su abbandono dei rifiuti e altri 17 esposti eseguiti solo per abbandono di amianto; 6 discariche abusive sequestrate, su tutto il territorio cittadino. Sono orgoglioso di questi ragazzi perché, come tanti altri dipendenti pubblici, lavorano sodo e, con il cuore, sopperiscono alle carenze strutturali in cui versa un ente indebolito dal machete dei tagli lineari.
Solo visitando il territorio si può comprendere, realmente, come le esigenze di riordino e di efficienza non devono mai confliggere con il benessere delle donne e degli uomini che ogni giorno lottano, con mezzi scarsi, contro le ecomafie.
Ecomafie che dispongono, purtroppo, di maggiori risorse di quante ne abbiano i servitori dello Stato. Per difendere il territorio, allora, è necessario coinvolgere i cittadini, informarli e formare.
Informarli, ad esempio, che il conferimento dei rifiuti indifferenziati nei cassonetti è ammesso solo dopo le 20, mentre è sempre possibile depositare vetro, cartoni e plastica presso le campane apposite, in quei quartieri dove non c’è ancora il “porta a porta”.
Formare, grazie alla Polizia Ambientale che, ogni mese, diffonde report dettagliati per i nostri cittadini.
Voglio esprimere la mia massima gratitudine e ammirazione per tutte e per tutti coloro che lottano in trincea per il bene comune.
Il rapporto Ecomafia 2012 di Legambiente, d’altronde, assegna, ancora una volta, alla Campania la maglia nera dal punto di vista ambientale, ed è fondamentale tenere alta la guardia: 5327 illeciti l’anno, cioè 443 al mese, per un giro d’affari di quasi 4 miliardi di euro. Cifre distanti dai costi contenuti della nostra unità comunale.