L’Indulgenza Plenaria di Papa Francesco. Sono un pellegrino, voglio andare tra i pellegrini
Le parole della prima omelia ai Cardinali di Papa Francesco, all’indomani della sua elezione, sono state molto chiare e precise «Camminare, edificare e confessare sono le linee della Chiesa – la vita è cammino, quando ci fermiamo la cosa non va». «Vorrei che tutti noi avessimo il coraggio di camminare in presenza di Dio – ha proseguito il Pontefice davanti ai cardinali – Chi non prega il Signore prega il diavolo». ”Quando camminiamo senza la croce siamo mondani. Possiamo essere vescovi, preti, cardinali ma non suoi discepoli”. ”Se non proclamiamo Gesù diventeremo una Ong pietosa, non una sposa del Signore”. “Dobbiamo camminare sempre alla luce del Signore, cercando di vivere con quella irreprensibilità che Dio chiedeva ad Abramo nella sua promessa”.
Pesano come macigni queste parole. Gesù ci invita quotidianamente a seguirlo, ma non inseguendolo bensì imitandolo, solo allora siamo La Sua Chiesa. “Chi non prega il Signore prega il diavolo” il riferimento alla lettura di oggi è chiaro “Allora il Signore disse a Mosè: “Và, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è pervertito.
Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto…”. Il Papa ha poi invitato i suoi Cardinali a scendere tra la gente, a camminare, confessare, a parlare ed edificare. La Chiesa si è fermata ed è ora che riprendi a camminare. Lui stesso ha camminato ieri sera dopo l’elezione, rifiutando l’auto papale e andano via in autobus. Poi ha chiesto di lasciare le porte della basilica aperte – ha detto ai collaboratori approssimandosi a S.Maria Maggiore – sono un pellegrino, voglio andare tra i pellegrini”.
In meno di 24 ore Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, ci ha già lasciato tanti doni e il primo, il più importante è stato quando ieri, appena eletto ha concesso l’indulgenza plenaria a tutti, non solo ai presenti, ma anche chi era collegato attraverso la tv e tutti i mezzi di comunicazione.
Perchè è importante? L’indulgenza plenaria è una dottrina della Chiesa cattolica che prevede la possibilità di cancellare la pena temporale di un peccato, ovvero di quelle pene che si dovrebbe scontare in Terra con preghiere e penitenze o, nell’Aldilà, con il Purgatorio. Il peccato ha infatti due conseguenze, la pena eterna – che si cancella con la confessione – e appunto la pena temporale. L’indulgenza plenaria (come quella parziale, che si riferisce solo a una parte delle pene temporali) permette a chi ne beneficia di estinguere le conseguenze del peccato non purificate dalla confessione. L’indulgenza è parziale o plenaria a seconda che liberi in parte, o in tutto, dalla pena temporale dovuta ai peccati.
L’indulgenza plenaria è quindi un evento eccezionale solitamente riservato agli anni giubilari, e infatti l’ultima volta era stata concessa da Giovanni Paolo II per il Giubileo del 2000.
Ma perchè l’indulgenza plenaria, concessaci ieri dal Papa, sia effettivamente valida bisogna essere cattolici battezzati e non essere in peccato mortale. Inoltre, per ottenere l’indulgenza (anche dai peccati precedentemente confessati) bisogna confessarsi e prendere la Comunione entro 7 giorni dalla concessione dell’indulgenza, ma va bene anche se la confessione e la Comunione è avvenuta nei 7 giorni precedenti. Solo a questo punto l’indulgenza plenaria è effettivamente valida per il fedele.