Lettera di “Noi Re(si)stiamo Qui” al Centro Sinistra

resistiamoNAPOLI – La lettera dell’Associazione “Noi Re(si)stiamo Qui” al centro sinistra parte da Pozzuoli: “Non vogliamo emigrare, ma adesso tocca a voi aprire una fase nuova, con persone nuove e nuovo modo di pensare, noi ci siamo”. Siamo un gruppo di giovani, ragazze e ragazzi, figli di questo territorio, che non vogliono fare le valige, abbandonare questa terra per lavorare o trovare un posto migliore. Abbiamo deciso di restare e di provare a cambiare, nonostante la crisi, la disoccupazione, lo sfruttamento ed il lavoro nero. Ogni giorno, da anni ci impegniamo affinché il nostro territorio migliori, affinché si possano creare le condizioni per non emigrare e per crescere i nostri figli e le nostre famiglie in questa splendida terra. Siamo legati a valori quali l’uguaglianza, la solidarietà, la centralità del lavoro, siamo legati a principi quali la cultura, la salute e l’acqua come beni pubblici.
Immaginiamo ogni giorno che questo possa essere un posto diverso, con meno
disuguaglianza sociale, dove primeggia una concezione di economia sostenibile, dove la precarietà sia cancellata dal nostro vocabolario, dove è possibile immaginare un futuro, con una casa ed un lavoro. Siamo consapevoli dell’ importanza che le grandi organizzazioni hanno avuto nella storia per il mantenimento della democrazia, per la socializzazione ed il controllo sugli eletti. Da troppo tempo, ormai, cerchiamo uno sbocco politico nell’ampio panorama del centrosinistra, ma da troppo tempo siamo delusi. Chiediamo che inizi una fase nuova, progressista, italiana. Una nuova costituente progressista Italiana  che abbandoni le logiche di correnti interne, di guerre intestine e di posizionamenti futili. Siamo stanchi di assistere a direttivi di partito composti secondo logiche che privilegiano gli amici, i fedelissimi, troncando qualsiasi discussione, stanchi di persone che da troppo tempo occupano gli stessi ruoli. Vogliamo un partito dove ci siano quadri dirigenti nuovi, che guardino il mondo con occhi diversi, più vicini al cambiamento che ci circonda. Non ne facciamo solo una questione generazionale, ma anche di credibilità verso le nuove generazioni e verso tutti quegli italiani che, come noi da anni, vi hanno continuato a dare fiducia.  C’è una generazione di uomini e di modus operandi che ha fatto il suo corso e Che adesso deve lasciare spazio e far camminare su altre gambe un modo nuovo di pensare, lontano da tecnicismi che complicano la politica e da logiche di correnti. Noi vogliamo far parte di questo cambiamento, siamo pronti come tanti giovani a metterci la faccia, la passione l’impegno che da sempre ci contraddistingue e siamo sicuri che questo è un sentimento diffuso di una generazione che ha deciso di restare e spesso resistere. Noi ce la stiamo mettendo tutta, adesso tocca a voi.

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