Riforma Comunitaria della pesca: interviene l’On. Rivellini
BRUXELLES – Il Parlamento Europeo si accinge a varare la riforma del settore pesca con la modifica delle regole che disciplinano questo comparto produttivo e da cui possono derivare pesanti novità in grado di condizionare l’attività di migliaia di imprese del settore. Sull’argomento registriamo l’intervento dell’europarlamentare Enzo Rivellini (Ppe/Mezzogiorno di Fuoco) che dichiarato: “Nella discussione sulla riforma comune della Pesca, che si vota nella sessione plenaria a Strasburgo di questi giorni e che cambierà tutte le regole per un settore strategico che interessa in particolare noi italiani nel Mar Mediterraneo, insieme ad altri colleghi deputati sosterrò alcuni emendamenti per evitare che le idee settarie ed in alcuni casi miopi della Sinistra condizionino il futuro lavorativo del settore.
Equilibrio, questa è la parola che bisogna assolutamente tener presente quando si votano leggi così delicate ed importanti. Equilibrio nel rispettare i diritti del mare, nel rispettare i diritti dell’ambiente, nel rispettare i diritti dei pesci, ma anche rispetto dei diritti dei pescatori che assolutamente non possiamo pensare di poter cautelare fra 20 anni, come alcuni dicono quando propongono restrizioni tanto dure che però oggi ammazzeranno un settore e magari, probabilmente, a loro dire, fra 20 anni permetteranno di avere un mare più pescoso.
Per questo spero che sia approvato l’emendamento che alza il margine di tolleranza dal 3 al 10 per il divieto dei rigetti, ossia la pratica attuata dai pescherecci di gettare in mare il pescato non commercialmente utile, e la sua introduzione con gradualità. Inoltre, la possibilità di poter considerare nelle imbarcazioni da rottamare anche quelle da 11 metri in su e non solo da 14 metri, potrà essere una modifica che cautela i piccoli pescatori”